Oggi è possibile sollevare le mammelle cadenti senza cicatrici visibili, senza scollamento e rimozione dei tessuti, con solo due incisioni di pochi millimetri e l’impianto di un filo elastico.
L’intervento ideato dal dott. Sergio Capurro di Genova, con la collaborazione del dott. Maurizio Berlanda di Trento, è stato reso possibili dalla realizzazione della innovativa sutura elastica con ago Jano needle.
La mastopessi elastica si esegue con tre suture circolari del filo elastico (Elasticum EP4, Korpo).
I fili elastici restituiscono alla mammella la naturale forma conica, la compattano, la sollevano e riducono, se è necessario, il diametro delle areole.
Se la paziente lo desidera o la ptosi è di grado elevato le mammelle possono essere ulteriormente sollevate con l’impianto di un altro filo elastico.
Se esistono carenze volumetriche sono corrette con l’innesto di cellule adipose e stromali (Adipofilling).
Nei mesi successivi alla mastopessi elastica le pazienti devono indossare un reggiseno a balconcino che sospenda le mammelle, fino alla trasformazione dei fili elastici in legamenti “naturali”.
Il risultato è stabile nel tempo. Il nuovo intervento ambulatoriale oltre a essere correttivo, previene la ptosi gravitazionale delle mammelle. (Ripreso in anteprima da CRPUB.ORG)