FAQ

Q) Quali sono i pazienti in cui è indicato il round block elastico e l’Adipofilling?
R) Sono i pazienti che non desiderano una mastoplastica additiva con impianti mammari, che hanno una ptosi moderata e che hanno sufficiente grasso nel corpo per una liposuzione.
Q) Nell’Adipofilling volumetrico di piccoli frammenti lobulari quasi sempre si aggiunge una modesta quantità di sospensione cellulare che si ottiene azionando l’Adipopimer per ulteriori 30 -40 secondi. Perché non è stato aggiunto in questa paziente?
R) L’Adipopimer realizza in circa 40 secondi una sospensione cellulare che ha una potente azione rigenerativa e stimolante per i tessuti. La sospensione cellulare è utilizzata anche nelle applicazioni volumetriche, ad esempio nel viso dove le cellule adipose e stromali singole sono iniettate nelle regioni palpebrali. Le cellule singole sono iniettate anche nel derma dove ringiovaniscono la cute invecchiata, con rughe e elastosi solare. Per migliorare gli effetti della sospensione volumetrica l’aggiunta di una piccola quantità di sospensione cellulare è particolarmente utile per il trofismo dei tessuti riceventi.
Nella mammella supplementiamo i frammenti lobulari con le cellule singole solo nelle donne sotto i 40 anni o con anamnesi negativa per il tumore della mammella. Sopra i 40 anni normalmente evitiamo di stimolare il tessuto ghiandolare mammario con cellule prive di inibizioni da contatto. (Se il paziente è diligente e fa controlli periodici la supplementazione potrebbe risultare addirittura favorevole ad un riconoscimento precoce di una formazione mammaria maligna, essendo questa inizialmente composta di un piccolo numero di cellule maligne e di una componente non maligna con un numero di cellule maggiori).

Q) Nel trattamento delle cicatrici cutanee da acne è necessario realizzare sempre la sospensione di piccoli frammenti adiposi?
R) No. Se non ci sono deficit del tessuto sottocutaneo si realizza solo l’Adipofilling cellulare, che sarà iniettato nel derma. È consigliabile abbondare nel prelievo di grasso perché le sospensione realizzate dall’Adipopimer possono essere conservate in siringhe Luer look da 2,5 ml o da 1 ml in un normale freezer di laboratorio.

Q) La supplementazione con soluzione glucosata e insulina è sempre utilizzata?
R) Sì. Questa procedura è entrata nel nostro protocollo perché abbiamo notato che è utile all’attecchimento e alla conservazione a -32°C delle sospensioni.

Q) Abbiamo visto gli interessanti vetrini dell’Adipofilling al contrario non abbiamo mai visto un vetrino del, ultramicrofat, ecc., secondo lei perché?
R) Anche io mi rammarico di non aver mai visto un vetrino di quello che inietta chi presenta nelle pubblicazioni e nei congressi queste metodiche. Un vetrino colorato con EE è la prima cosa da fare e anche la più semplice…Ma non mi stupisco. Le metodiche di preparazioni utilizzate oggi, liposuzione con microcannule con micro-buchi e i filtraggi con filtri sempre più fini, ecc., ledono il materiale biologico e riducono al minimo o addirittura distruggono tutti gli adipociti, insomma sono metodiche distruttive e poco efficaci. Queste metodiche non sono in grado di lavorare il materiale biologico in grande quantità e in tempi brevi mantenendo la massima vitalità cellulare, come è possibile con l’Adipofilling. L’istologia dei vari nanofat, microfat, ecc. non è mai stata presentata perché nello striscio non si vedrebbe niente.

Q) Con l’aggiunta di insulina nel liquido di separazione del lipoaspirato eseguito con l’Adipopimer ci sono stati fenomeni di ipoglicemia?
R) Abbiamo avuto solo un caso di leggera ipoglicemia in un Adipofilling delle mammelle dove abbiamo unito al liquido di separazione 80 UI di insulina. La sintomatologia si è immediatamente risolta con due bustine di zucchero.

Q) Perché utilizza la mepivacaina e non la lidocaina?
R) La lidocaina ha un effetto tossico marcato nei confronti dei preadipociti, la mepivacaina invece ha effetti tossici modesti. Questo ci fa comprendere l’utilità del suo uso e l’importanza di un lavaggio prolungato del lipoaspirato.

Q) Si parla a volte di sistemi di lavorazione del grasso chiusi, cosa ne pensa?
R) Nell’Adipofilling il materiale biologico, essendo sempre in un liquido (Ringer o sol. Fisiologica) non è mai esposto all’aria. Gli adipociti inoltre secernono la catelicidina un potente antimicrobico. Abbiamo fatto centinaia di Adipofilling, e non abbiamo mai avuto infezioni. Il materiale biologico specie di piccole dimensioni non si infetta. In conclusione, i sistemi chiusi non servono.
Q) Quali altri trattamenti si possono associare all’Adipofilling intradermico nel trattamento delle cicatrici atrofiche esito dell’Acne?
R) Si possono eseguire microescissioni delle cicatrici più profonde. peeling con acidi e peeling misti con resorcina (Electroporo Cosmesis), needling, livellamenti con le correnti ad alta frequenza, dermoabrasione. Naturalmente le metodiche biologiche potenti come l’Adipofilling sono di prima scelta ricordiamo che ad ogni lipofilling segue un miglioramento visibile. A casa il paziente può applicare tutti i giorni i sieri bionici di melatonina e Andrografolide ultra-micronizzati (Korpocare) e peeling leggeri (Acido glicolico, mandelico, ecc.)

D) Che differenza c’è tra il peeling timedchirurgico misto e l’Adipofilling intradermico per eliminare le rughe delle labbra?
R) Il peeling timedchirurgico misto è una tecnica standardizzata fisico/chimica che consiste nella disepitelizzazione timedchirurgica e nell’applicazione di una soluzione satura di resorcina per circa 2 minuti. La resorcina agisce su tutti i punti geometrici della superficie disepitelizzata ed è estremamente efficace. Per contro si forma una crosta che dura da una settimana a 15 giorni. Alla caduta della crosta l’area trattata rimane leggermente arrossata per alcuni mesi.
L’Adipofilling intradermico è una tecnica biologica molto semplice. Le cellule adipose e stromali viventi iniettate nel derma hanno una potente azione rigenerativa senza aumento volumetrico. Se la sospensione è iniettata sotto la cute del labbro provoca un controllato aumento dello spessore del labbro correggendo l’aspetto atrofico del labbro degli anziani. I risultati dell’Adipofilling cellulare intradermico sono già visibili dopo tre settimane.
L’Adipofilling conservato in siringhe da 1 ml consente di correggere le aree dove il risultato non è stato completo. In conclusione, L’Adipofilling da risultati molto più rapidi. il peeling timedchirurgico misto è più efficace ma più invasivo e non ha gli effetti volumetrici dell’Adipofilling iniettato sotto il derma.

D) Come mai l’Adipofilling può essere conservato alle basse temperature di un normale congelatore? Tutto il mondo sta cercando un crioconservante del grasso…
R) L’Adipopimer dispositivo economico monouso (Korpo SRL), mette in risonanza il materiale biologico che acquisisce la proprietà di non ghiacciare; per questo può essere mantenuto a lungo a basse temperature.

D) Quanti mesi a -31°C può essere conservato L’Adipofilling?
R) Non abbiamo mai superato l’anno ma riteniamo che si possa superare.

D) Perché si massaggia l’area dove è stata fatta la liposuzione?
R) Per ridistribuire i piccoli frammenti di grasso che residuano nel tessuto sottocutaneo e uniformare la superficie liposuzionata.

D) Perché consiglia l’uso della Mepivacaina e non la più economica Lidocaina?
R) La Lidocaina è tossica per gli adipociti e limita la penetrazione del glucosio nella cellula adiposa.

D) Come lava il lipoaspirato?
R) Il lipoaspirato è lavato in una beuta dotata di rubinetto con due o più flaconi di Ringer lattato, o di soluzione fisiologica, fino a quando il liquido di lavaggio non diventa limpido e chiaro. Il lavaggio nella beuta rimuove dal lipoaspirato l’anestetico locale e l’epinefrina.

D) La “merenda”, ovvero la soluzione di glucosio e insulina, è sempre uguale o relativa alle quantità di
Adipofilling che devono essere utilizzate o conservate a bassa temperatura?

R) Per quantità di lipoaspirato fino a 100 ml utilizzo 10 ml di una soluzione di glucosio al 5% con 30 UI di insulina rapida. Per quantità maggiori aumento l’insulina fino a circa 60 UI. L’insulina rapida e il glucosio 5% sono aggiunti al liquido di frammentazione. L’insulina svolge la sua azione ed è in parte eliminata dalla sedimentazione o dalla centrifugazione a 400 RPM per 3 o 4 minuti.

D) Non si sono mai manifestati effetti ipoglicemici?
R) No, ma con le quantità maggiori di insulina teniamo pronto dello zucchero o una soluzione glucosata.

D) L’Adipofilling che non è iniettato può essere conservato a bassa temperatura?
R) Sì, è stata una piacevole scoperta anche per noi verificare che la procedura realizzata con l’Adipopimer rende non ghiacciabile le sospensioni volumetriche e cellulari anche a -31°C!
In pratica il materiale biologico ha un metabolismo semplicemente rallentato. La conservazione avviene in siringhe da 1 ml immediatamente pronte all’uso. Abbiamo realizzato un filler autologo economico, leggero e vivente!

D) Conviene eseguire contemporaneamente la fleboterapia e l’Adipofilling?
R) Sì, l’Adipofilling ha un notevole potere antinfiammatorio e rende estremamente rapida la restitutio ad integrum. La paziente elimina in questo modo due inestetismi: la vene troppo dilatate e la perdita di sottocutaneo del dorso delle mani. Non dimentichiamo anche l’azione trofica del grasso sulla cute.

D) Le vene non sono obliterate?
R) Come è noto il salicilato di sodio ha una azione sclerosante nelle vene degli arti inferiori a una concentrazione del 12%. Le vene degli arti superiori sono più resistenti all’azione chimica degli agenti sclerosanti. Noi non desideriamo chiudere le vene delle mani ma soltanto restringerle e rafforzare la loro parete in maniera che non si dilatino eccessivamente quando c’è molto caldo. La soluzione di salicilato di sodio in veicolo idroglicerico al 6% è la nostra prima scelta, nei rari casi di persistenza delle ectasie venose possiamo utilizzare la soluzione all’8%.

D) Oltre alle mani quali sono le aree di invecchiamento difficilmente correggibili che completano il ringiovanimento?
R) Premetto che siamo molto vicini a un ringiovanimento globale. I lifting elastici del volto e del collo senza scollamento ci aiutano a mettere i volumi e la cute in eccesso al loro posto. L’Adipofilling ci consente di aumentare i volumi che mancano con particolare attenzione alla regione posteriore del volto. L’Adipofilling ringiovanisce anche la fronte rendendola arrotondata. L’Adipofilling intradermico ci consente di trattare le rughe delle labbra e la cute rovinata delle guance e del collo. L’uso della sospensione cellulare subito sotto la cute ci permette correzioni volumetriche raffinate e sicure, ad esempio nelle regioni palpebrali. L’Adipofilling cellulare intradermico non ha effetto volumetrica ma ha un potentissimo effetto rigenerativo.
L’Adipolisi ci permette di rimuovere i piccoli eccessi volumetrici delle guance.
Anche ringiovanire lo sguardo è molto importante. Oggi è possibile con la sutura elastica allungare l’occhio senza intervenire direttamente sul canto, con interventi rischiosi dall’esito incerto. Un filo elastico può accorciare anche la punta del naso che si è allungata con l’età, con benifici sia funzionali che estetici.
Infine, i sieri bionici con melatonina ionizzata e Andrografolide, ridonano bellezza della pelle.

D) Si possono realizzare le due principali granulometrie azionando l’Adipopimer per un numero prestabilito di secondi?
R) È possibile azionare il dispositivo per 4 secondi per l’Adipofilling volumetrico e per 15 secondi per quello rigenerativo. Bisogna comunque controllare sempre la granulometria raggiunta inclinando il Beaker, perché ogni paziente ha lobuli adiposi differenti come consistenza e volume e, quantità di lipoaspirato superiori a 100 ml, possono richiedere un azionamento di maggior durata.

D) Ci sono limiti al ringiovanimento della cute e alla eliminazione delle rughe?
R) La metodica è nuova e i suoi limiti non sono ancora conosciuti. Quello che si può dire è che le cellule adipose e stromali viventi iniettate nel derma hanno la più potente azione rigenerativa ad oggi nota.

D) Quali sono i vantaggi dell’Adipofilling rispetto alle metodiche di nanofat, microfat ecc.
R) Prelievo più veloce, frammentazione del materiale biologico atraumatica e rapida, possibilità di scegliere una granulometria di piccoli frammenti di tessuto adiposo o una sospensione di cellule singole, mantenimento della vitalità degli adipociti e delle cellule stromali, in pochi secondi possono essere processate grandi quantità di lipoaspirato.
Ricordo che le cannule piccole danneggiano gli adipociti, che i filtri danneggiano gli adipociti, che tutto quello che non è acqua e che tocca gli adipociti li danneggia.

D) L’Adipopimer non danneggia gli adipociti?
R) No. Gli adipociti e le cellule stromali sono separati dal vortice aspirativo creato dall’Adipopimer. Il lipoaspirato lavato deve contenere un terzo di soluzione di Ringer lattato per consentire al vortice di separare il tessuto adiposo in frammenti prima e in cellule singole dopo un numero maggiore di secondi.
La centrifugazione a 400 RPM (17RCF G) di una sospensione cellulare ha un sopranatante di olio estremamente sottile che dimostra che la procedura mantiene intatti gli adipociti.
Lo striscio della sospensione cellulare mostra adipociti integri. Questo esame estremamente semplice lo consiglio a tutti coloro eseguono tecniche di micro e nanofat. Ritengo che sia utile vedere al microscopio quello che si inietta. Tonnard penso che l’abbia fatto per il nanofat, ottenuto con filtrazioni multiple. Nel nanofat non ci sono adipociti viventi. Personalmente non lo inietterei mai. Iniettare una poltiglia senza adipociti non ha effetti di rilievo e duraturi. Gli adipociti viventi sono necessari perché producono numerose sostanze utili alla rigenerazione dei tessuti.

D) Cosa mi può dire dell’utilizzo di un sistema aperto, ci sono rischi infettivi?
R) Ci siamo sempre chiesti perché, nelle centinaia di interventi di Adipofilling che abbiamo eseguito nell’ospedale regionale S. Martino di Genova, Reparto di chirurgia Plastica Ricostruttiva e Centro Ustionati, non abbiamo mai avuto una infezione. A questa domanda possiamo rispondere oggi. Gli adipociti secernano potenti sostanze antimicrobiche, tra queste un peptide, la catelicidina.

D) Abbiamo visto lo straordinario risultato dell’Adipofilling intradermico. Dopo solo venti giorni la scomparsa delle rughe e il miglioramento di una ampia area di elastosi e cicatrici. Sembra un collo diverso…
R) L’Adipofilling intradermico di cellule viventi è estremamente efficace. Ci proponiamo di studiare i cambiamenti della cute ringiovanita con questa tecnica. Le cellule adipose e stromali iniettate nel derma non hanno effetto volumetrico ma rigenerativo. Per far sparire le rughe è necessario iniettare una quantità di sospensione cellulare che debordi largamente dalla ruga stessa.
L’Adipofilling rigenerativo è molto importante per ringiovanire la cute dei nostri pazienti e apre una nuova era. Chi lo capisce ottiene risultati prima non raggiungibili.

D) È noto che l’Adipofilling elimina i dolori ortopedici…
R) Sì è tutto un mondo ancora da scoprire.

D) Che granulometria utilizza normalmente per l’Adipofilling del naso?
R) Piccoli gruppi cellulari.

D) Come si può vedere la granulometria della sospensione cellulare?
R) Dopo la frammentazione è sufficiente inclinare il Becher e vedere quello che rimane sul vetro. I piccoli gruppi cellulari vedono si chiaramente. Se si desidera ridurre la granulometria si frammenta ulteriormente la sospensione. In questo caso, inclinando il Becher, rimane sulla superficie del vetro uno strato uniforme, prevalentemente di cellule singole.

D) Quando si utilizzano le cellule singole?
R) Nelle correzioni più delicate e nelle iniezioni intradermiche per rughe, rugosità di aree del volto, strie, ecc. La sospensione di cellule singole migliora il trofismo dei tessuti e, unita alla sospensione volumetrica migliora, secondo la nostra esperienza, l’attecchimento della sospensione volumetrica.

D) Perché utilizza contenitori di vetro per lavare e lavorare il grasso?
R) Perché il vetro è sicuro. Ricordo che il grasso usura i materiali plastici, quindi c’è una liberazione di sostanze che, per quanto è possibile, preferisco evitare.

D) Dopo quanto tempo da una rinoplastica estetica si può eseguire l’Adipofilling del naso?
R) Normalmente dopo uno o due anni il naso operato di rinoplastica si scheletrizza e può assumere l’aspetto tipico di “naso operato”. L’Adipofilling elimina l’aspetto artefatto e corregge i difetti che, dopo questo periodo di tempo, si manifestano.

D) Il trattamento di una radiodermite cronica con esposizione ossea dimostra in maniera inequivocabile l’estrema potenza rigenerativa dell’Adipofilling che deriva dalle dimensioni cellulari e dall’unione di cellule stromali e adipose viventi. Ritiene che questo effetto sia ottenibile con le recenti metodiche di preparazione del grasso?
R) Purtroppo le recenti preparazioni del tessuto adiposo: filtrazioni con micro-filtri, nanofat, microfat, aspirazione con cannule con micro-fori, lavorazione del lipoaspirato con palline metalliche, ecc. tendono a distruggere in parte o nella totalità gli adipociti. Lo sfregamento e lo schiacciamento provocato da queste metodiche irrazionali danneggia, naturalmente, anche le cellule stromali. Adipociti e cellule stromali per funzionare correttamente devono essere insieme e viventi, sia per gli effetti volumetrici, sia per gli effetti rigenerativi. L’Adipofilling, frammenta il lipoaspirato seguendo le leggi della granulometria e mantiene viventi gli adipociti e le cellule stromali. L’Adipofilling è in grado di realizzare in tempi brevi, grandi o pillole quantità di piccoli gruppi cellulari o di cellule singole iniettabili ovunque, anche nel derma. Le recenti metodiche sopraccitate non considerano la salvaguardia e la funzione del materiale biologico. Non mi stupisco più di tanto se penso che la flebologia, sedicente validata, ha tecniche distruttive diffuse in tutto il mondo, scleroterapia e flebectomie, che trattano in maniera bidimensionale una patologia tridimensionale, che trattano l’effetto (che è anche la valvola di sfogo dell’ipertensione emodinamica) e non la causa anatomica di questa patologia, che non conoscono la fisiopatologia della malattia più frequente del pianeta.

D) Come si arricchisce di cellule staminali il lipoaspirato lavato e frammentato?
R) Il materiale che non deve essere iniettato è frammentato più a lungo. Si realizza cosìì una sospensione di cellule singole. La centrifugazione è aumentata a 500 RPM e il tempo aumentato a 5 minuti. Alla fine della centrifugazione le cellule stromali costituiscono lo strato più basso, di colore bianco del materiale centrifugato, subito sopra l’acqua. Le cellule stromali sono unite al lipoaspirato frammentato e rimiscelate con due siringhe e un raccordo.

D) In questa ulcera da radiodermite il lipoaspirato frammentato è stato arricchito?
R) No.

D) La paziente mi sembra molto magra è stato difficile recuperare la quantità di grasso sufficiente ad eseguire l’Adipofilling®?
R) Anche se la paziente è molto magra è sempre possibile lipoaspirare da uno o da entrambi i trocanteri 100 ml di grasso che diventano 60 ml di sospensione cellulare sufficienti per queste correzioni del volto.

D) Quali sono le regioni più idonee per il prelievo?
R) Tutte le regioni sono idonee ma alcune necessitano di una valutazione del grasso, ad esempio le ginocchia non sono idonee al prelievo perche hanno un tessuto adiposo troppo fibroso.

D) Ci sono indurimenti?
R) Dopo l’innesto della sospensione normalmente facciamo un delicato massaggio per distribuire le cellule. Alcune aree possono indurirsi per alcune ore ma in breve tempo le cellule trovano la loro collocazione e i tessuti ritornano morbidi e lisci.

D) Si esegue l’anestesia dell’area ricevente?
R) Solo nei punti di ingresso dell’ago o della microcannula.

D) Come si inserisce la microcannula?
R) Si buca la cute con un ago del 18 G, e si introduce la cannula attraverso questo foro.

D) Come è innestato l’Adipofilling®?
R) Poiché l’Adipofilling® è una sospensione cellulare può essere distribuita uniformemente come se fosse un filler rivitalizzante. Evitiamo i passaggi multipli degli aghi o delle cannule perché provocano una fibrosi inutile.

D) Quale è la fase più lunga di questo intervento?
R) Certamente il lavaggio del lipoaspirato. Come prima cosa consiglio di utilizzare mepivacaina come anestetico. La lidocaina impedisce l’ingresso del glucosio nella cellula adiposa. Poi consiglio una efficace quantità di epinefrina ed un sufficiente tempo di attesa prima del prelievo dei lobuli. Nel lipoaspirato è preferibile che non ci sia sangue. Per piccole quantità il grasso aspirato può essere lavato con Ringer lattato, nella stessa siringa di aspirazione. La frammentazione con l’Adipopimer® (Korpo, Italia) richiede pochi secondi.

D) L’Adipopimer® che si vede è la versione industrializzata?
R) Sì è la versione più recente, quella con le caratteristiche idonee a realizzare la sospensione cellulare ideale. La correzione di questa atrofia del volto è stata ottenuta con i prototipi che hanno permesso di realizzare la versione industrializzata odierna.

D) La sospensione può essere congelata?
R) Certamente, può essere surgelata ma preferiamo utilizzarla fresca.

D) La durata è permanente?
R) Nel volto le cellule che sono presenti dopo due mesi sono permanenti. Naturalmente se il paziente ingrassa anche le cellule innestate aumentano di volume, se dimagrisce i volumi diminuiscono. Dopo l’Adipofilling® è necessario che il paziente si alimenti correttamente senza fare diete.

D) L’attecchimento è sempre soddisfacente?
R) Con una tecnica eseguita correttamente abbiamo sempre avuto buoni risultati senza complicanze. L’aumento volumetrico che ricerchiamo è biologico, ovvero di cellule viventi, non siamo interessati agli aumenti volumetrici dovuti agli artefatti chirurgici di fibrosi traumatica o alla persistenza nei tessuti di lobuli adiposi morti e calcificati.
Il primo Adipofilling® può essere deludente ma la sua funzione è importante perché prepara il successivo innesto cellulare.

D) L’Adipofilling centrifugato offre la straordinaria possibilità di ottenere in pochi minuti cellule stromali, quando si utilizzano?
R) Le cellule stromali del materiale frammentato che non è iniettato sono separate dagli adipociti con la centrifugazione a 300 RPM per circa 5 minuti. Queste cellule si miscelano nuovamente con la sospensione cellulare che sarà iniettata. L’utilizzo è prevalentemente rigenerativo in molteplici campi ad esempio per il trattamento delle radiodermiti o con iniezioni intradermiche, per migliorare le smagliature cutanee, ecc.

D) Si rende conto che l’Adipofilling e l’Adipopimer rivoluzionano il trasferimento del tessuto adiposo?
R) Certo.

D) Che differenza c’è tra l’Adipofilling e il lipofilling?
R) La differenza è dimensionale. L’Adipofilling è cellulare, il lipofilling è lobulare. Una sospensione cellulare può essere iniettata subito sotto il derma e addirittura nel derma, l’iniezione superficiale del grasso lobulare può presentare dei problemi. Con l’Adipofilling le cellule staminali si distribuiscono uniformemente nei tessuti, con il lipofilling le cellule staminali rimangono nella struttura del lobulo adiposo. Con l’Adipofilling la sospensione iniettata può essere facilmente arricchita di cellule staminali, con una maggiore efficacia sia nelle applicazioni di aumento volumetrico sia in quelle rigenerative. Con l’Adipofilling il prelievo è effettuato con una cannula di 4 mm o di 3 mm. Il lipofilling utilizza cannule di piccola dimensione molto lesive per il lipoaspirato e più lente nell’estrazione del grasso.

D) Se si centrifuga la sospensione cellulare a 500 rpm per 5 minuti si isolano le cellule stromali, cosa succede se queste cellule non sono rimescolate insieme agli adipociti?
R) Le cellule stromali che contengono le cellule staminali sono importanti elementi per la sopravvivenza e l’attecchimento cellulare. L’innesto di sole cellule adipose non dà gli stessi risultati.

D) Intorno all’ombelico ci sono I segni di una azione fisica…
R) Un altro operatore ha bruciato la paziente con un apparecchio scintillatore. Un’apparecchiatura simile a spinterometro era utilizzata da mia madre la dott. Spolidoro più di 70 anni fa. Con i mezzi fisici è difficile migliorare o eguagliare una azione biologica come l’Adipofilling i cui risultati aumentano in maniera esponenziale con il ripetersi delle sedute. Il risultato di questa video pubblicazione è stato ottenuto con un solo Adipofilling!

D) Si possono trattare con l’Adipofilling anche le atrofie facciali (PRS)?
R) Certo i risultati sono eccellenti

D) Quali altre patologie sono state trattate con l’Adipofilling?
R) Abbiamo trattato radiodermiti anche con esposizione ossea, abbiamo preparato il cuoio capelluto di anziani per eseguire con tranquillità i lembi necessari alla ricostruzione dopo demolizione per cancro, abbiamo iniettato subito sotto le cicatrici da ustione estese, abbiamo iniettato nel retto, nelle grandi labbra e nella vagina, nelle labbra nei pazienti con sclerodermia, negli esiti di poliomielite, nella scoliosi ecc.

D) Quali sono le più frequenti applicazioni estetiche?
R) L’aumento volumetrico delle labbra e del volto, fronte compresa, le mani, le mammelle, anche dopo la conizzazione eseguita con il filo elastico (Elasticum® Korpo Genova Italia), dopo l’impianto di protesi mammarie, in tutte le perdite di tessuto sottocutaneo e muscolare e, per la sua potente azione biologica (è la più potente a nostra disposizione), sotto le smagliature, nella piramide nasale (dove elimina l’aspetto di naso rifatto), e in genere sul viso e sul corpo, cuoio capelluto incluso.

D) L’Adipofilling è eseguito con un dispositivo monouso?
R) Sì, il dispositivo è estremamente economico e garantisce la corretta preparazione del lipoaspirato, la sterilità e l’assenza di inquinamento crociato.

D) La Lipostruttura ha ancora senso?
R) Veramente per me non ha mai avuto tanto senso.

D) La maggiore sopravvivenza dell’ Adipofilling® rispetto alle altre metodiche di trasferimento di tessuto adiposo è dovuta al fatto che è una sospensione cellulare?
R) Sì, le singole cellule sopravvivono meglio e sono molto più facilmente nutrite di un lobulo. La frammentazione dei lobuli adiposi è molto meno lesiva della centrifugazione a 3000 giri, quest’ultima è una vera pazzia.

D) Perchè?
R) Come prima cosa parlare di 3000 giri per tre minuti non è chiaro. Parliamo di atmosfere. Comunque possiamo supporre che i 3000 giri corrispondano a circa 1500 atmosfere. Dopo questo trattamento una parte delle cellule adipose si rompe (molto olio nel sopranatante). Gli adipociti apparentemente integri, alla microscopia elettronica, presentano numerosi micro-vacuoli che non fanno presagire niente di buono. Al contrario nella frammentazione meccanica il sopranatante oleoso è minimo e le dimensioni dell’adipocita, 100000 nm, lo mettono al riparo dalle lesioni. Chi conosce la granulometria lo sa.

D) L’Adipofilling® del seno è un intervento ambulatoriale?
Quanto dura l’intervento?
R) Sì. L’Adipofilling® è un intervento ambulatoriale. Il procedimento di trasformazione del grasso lobulare in una sospensione cellulare con l’Adipopimer®, dura pochi secondi, più lungo è il lavaggio del lipoaspirato.

D) Perché è eseguito il lavaggio?
R) Il lavaggio elimina l’anestetico, l’epinefrina e il sangue, se presente nel lipoaspirato. Per rendere più breve il lavaggio è possibile preparare una soluzione anestetica con 1 mg di epinefrina in 500 ml di Ringer lattato, e aspettare dieci minuti dopo l’infiltrazione, questo limita la quantità di sangue nel lipoaspirato e accelera il lavaggio. La presenza di sangue richiede un lavaggio del lipoaspirato più prolungato.

D) Per realizzare la soluzione anestetica è necessario utilizzare la mepivacaina?
R) Gli studi dei diabetologi hanno dimostrato che la lidocaina impedisce l’ingresso del glucosio nella cellula adiposa, ma non abbiamo notato differenze cliniche evidenti dopo un accurato lavaggio, comunque preferiamo usare la mepivacaina.

D) Quanto può essere l’aumento volumetrico?
R) L’aumento volumetrico può essere notevole ma è legato alla quantità di tessuto adiposo della paziente e, naturalmente, al numero di interventi effettuati. Se la paziente ha poco tessuto adiposo superfluo, l’aumento volumetrico sarà modesto e potrà correggere l’asimmetria e la forma del seno, ad esempio allargando la base delle mammelle o riempiendole dove il volume è carente.

D) Con l’Adipofilling® è possibile arricchire la sospensione cellulare di cellule staminali?
R) Sì, è facile realizzare un Adipofilling® addizionato di cellule staminali, è sufficiente centrifugare una parte dell’Adipofilling® al minimo di giri della centrifuga, per cinque minuti. La centrifugazione fa raccogliere nella porzione più distale della siringa un sottile strato di colore bianco che rappresenta le cellule stromali. Nelle cellule stromali sono contenute le cellule staminali.

D) Una volta isolate le cellule staminali cosa bisogna fare?
R) Lo strato raccolto sul fondo della siringa deve essere miscelato con un raccordo per siringhe con la sospensione cellulare non centrifugata. Le cellule stromali ottenute per centrifugazione alla minima velocità della centrifuga, sono utilizzate, insieme agli adipociti, per piccole correzioni, ad esempio del naso.

D) L’aggiunta di cellule staminali si esegue frequentemente?
R) Non lo abbiamo mai fatto nelle mammelle. Non riteniamo vantaggioso stimolare il tessuto mammario in maniera eccessiva.

D) Come si esegue il lavaggio del grasso lobulare lipoaspirato?
R) Si utilizza un contenitore dotato di rubinetto e i lobuli sono lavati fino a quando la soluzione di Ringer non esce incolore.

D) Quale sono i segreti di questo intervento?
R) Prelevare il grasso con una cannula di grosso diametro, con una bassa pressione di aspirazione, lavarlo bene, frammentarlo accuratamente con l’Adipopimer®, e distribuirlo con cura nel tessuto sottocutaneo. L’Adipopimer® è monouso; in questo modo si ottiene sempre la frammentazione ideale.

D) Perché il prelievo deve essere fatto con una cannula di grosso calibro?
R) Le cannule di maggior calibro ledono meno le cellule adipose delle cannule piccole.

Korpo ringrazia il Medical Video Journal CRPUB.ORG open access per il mareriale che ci ha messo a disposizione.