FAQ

D) Quali sono le differenze e le indicazioni tra le diverse metodiche di depilazione?
R) Il paziente ideale per il laser e per la luce pulsata ha folti peli terminali scuri, pelle bianca e uno stato ormonale normale. Tutte queste metodiche sono temporanee e richiedono più trattamenti. Ogni tecnica presenta vantaggi e svantaggi in termini di efficacia ed eventi avversi. La depilazione con i laser e la luce pulsata è eseguita da personale non medico. Una altra tecnica utilizzata dalle estetiste è l’idrolisi che crea una lesione chimica nel follicolo. L’elettrolisi è lenta e dolorosa. La corrente diatermica programmata è la tecnica più efficace la corrente perfettamente calibrata e l’utilizzo di elettrodi conici con punta triangolare consente una selettività di azione talmente precisa che si possono trattare due peli affiancati senza che residui alcun segno o iper o ipopigmentazione.
D) Cos’è un apparecchio programmabile?
R) Il Timed si basa che si basa su valori di potenza e di durata delle emissioni reali. La corrente è realizzata per le specifiche applicazioni cliniche: disepitelizzazione, permeabilizzazione della cute (particolarmente utile per depigmentare in maniera definitiva le macchie del volto e delle mani, ecc., i tagli timedchirurgici, rapido o lento che mantengono l’integrità dei tessuti e che possono realizzare una losanga entro le due lineette di 1 mm, o nelle blefaroplastiche superiori asportare strisce di 1 mm per simmetrizzare le porzioni mobili delle palpebre. Per ognuna delle 74 applicazioni differenti in campo dermatologico, estetico e chirurgico esiste una precisa programmazione sia come potenza (discretizzata), sia come durata delle emissioni pulsate. Le emissioni pulsate vanno da 1/3 di centesimo di secondo fino a 25 centesimi di secondo (per la tecnica presentata in questa video pubblicazione). Molti interventi che eseguiamo comunemente non sarebbero possibili senza il Timed. I costi di gestione con questa tecnologia sono inesistenti.

D) Il risultato del peeling timedchirurgico misto è permanente nel tempo?
R) Sì, il peeling misto del labbro non dovrà più essere ripetuto. Solo se dovesse rimanere visibile una ruga è possibile disepitelizzare 5 mm di cute e applicare la resorcina ma questo accade raramente.

D) Quando il paziente può esporsi al sole?
R) Non appena scompare l’arrossamento il paziente può esporre il labbro al sole per stimolare i melanociti presenti negli sfondati dei follicoli piliferi.

D) Ci possono essere problemi di iperpigmentazione?
R) No, non ci possono essere.

D) Ci possono essere problemi di ipopigmentazione?
R) Se l’intervento è eseguito correttamente no. Bisogna applicare la soluzione satura per i tempi prestabiliti e sulla cute del labbro dove sono presenti le rughe esattamente dove i peli terminali sono in maggior numero.

D) Il peeling misto timedchirurgico può essere effettuato su altre regioni del viso?
R) Può essere utilizzato per trattare le rugosità delle palpebre e i festoni e le zampe di gallina. In questo caso la soluzione satura di resorcina viene diluita al 50% e l’applicazione dura solo 20/40 secondi.

D) Peeling misto significa peeling fisico-chimico. Perché lo preferisce?
R) La fisica rende aggredibile il derma. In questo modo si può utilizzare come peeling una soluzione che, applicata sulla cute integra, non ha alcun effetto. In pratica la cute può essere microforata con l’Electroporo Cosmesis, permeabilizzata con il peeling misto 0.5 o, come in questo caso, disepitelizzata. La disepitelizzazione consente alla soluzione di resorcina di agire efficacemente su tutti i punti geometrici della superficie dermica. Il risultato è una azione estremamente efficace, sicura e di effetto costante. Con la fisica si elimina la variabile costituita dallo spessore dell’epidermide. Con il contatto diretto della soluzione di resorcina con il derma si sfruttano le capacità della resorcina come peeling, cross linkante, e formidabile depigmentante. La depigmentazione si attua anche con la riduzione del numero dei melanociti dell’area trattata. È possibile in alcuni casi di vitiligine generalizzata del volto eliminare la pigmentazione naturale della pelle.

D) La disepitelizzazione può essere eseguita anche da un laser?
R) L’utilizzo di una energia rettilinea un raggio luminoso, non è utile nella maggior parte delle applicazioni dermatologiche. Se si vaporizza una formazione cutanea con il laser si creano lesioni in profondità che è conveniente evitare. Con i laser non è possibile disepitelizzare mantenendo integro il derma. Nel peeling misto Il derma rimane perfettamente integro e può assorbire adeguatamente la soluzione chimica.
Per ottenere il distacco dell’epidermide con il Timed (Korpo) è stato necessario progettare una specifica corrente ad alta frequenza. La corrente viaggia alla stessa velocità della luce ma ritorna all’apparecchio sulle superfice del paziente quindi, opportunamente modulata, non fa danni in profondità.

D) Perché l’anestesia con una cannula?
R) Nei pazienti che tendono alla iperpigmentazione cutanea delle palpebre preferiamo eseguire l’anestesia locale con una cannula per evitare i possibili sanguinamenti e la relativa infiammazione dei tessuti determinata dagli ioni di ferro libero che si liberano dall’emoglobina.

D) Perché è necessario disepitelizzare anche le zampe di gallina?
R) Anche se le zampe di gallina sono poco evidenti è sempre necessario intervenire in questa area per equilibrare la riorganizzazione delle fibre connettivali. Non trattare questa regione produce una retrazione solo verso il basso mentre è preferibile avere anche una retrazione laterale.

D) In quali altri interventi è utilizzata la disepitelizzazione del Timed?
R) Il peeling misto con disepitelizzazione timedchirurgica viene utilizzata anche per eliminare le rughe delle labbra(circa 1minuto e mezzo), e le macchie cutanee dermo-epidermiche estese nelle carnagioni uniformi (circa 20-30 secondi). Lo abbiamo utilizzato anche nel trattamento dei grandi nevi del cuoio capelluto entro i primi 10 giorni dalla nascita.
La disepitelizzazione timedchirurgica è utilizzata per la ripigmentazione della vitiligine stabile, del piebaldismo e delle aree cicatriziali acromiche. In questi ultimi casi l’epidermide acromica viene sostituita con innesti di cheratinociti e melanociti autologhi ottenuti dalla coltivazione di un frammento di cute normale-pigmentata di 1 cm2, prelevato 20 giorni. Gli altri due peeling misti della Timedsurgery sono l’Electroporo Cosmesis e la permeabilizzazione epidermica o peeling misto 0.5.

D) Anche il dark circle scompare dopo il peeling misto?
R) Sì. La resorcina ha anche la caratteristica di diminuire il numero dei melanociti per questo motivo la correzione dell’iperpigmentazione è permanente.

D) La disepitelizzazione delle palpebre è difficile?
R) La disepitelizzazione delle palpebre richiede una buona manualità e l’uso di una lente di ingrandimento. Questo è dovuto alla cute mobile e alla superficie palpebrale a volte poco conduttiva. Per favorire una conducibilità ottimale si umidifica la superficie cutanea. A volte facciamo applicare al paziente alcuni giorni prima del peeling timedchirurgico misto una crema all’urea.

D) Quale è il ruolo dell’Adipofilling nella regione palpebrale?
R) L’Adipofilling è una recente tecnica di preparazione del lipoaspirato. L’Adipopimer realizza in 6 secondi una sospensione di piccoli frammenti lobulari di 5-6 cellule. In 30-40 secondi consente di realizzare una sospensione di cellule adipose e stromali singole. Normalmente in questa regione utilizziamo entrambe le sospensioni per riempire le occhiaie incavate, per riempire la porzione alta delle palpebre superiori, per diminuire l’apertura degli occhi, per dare volume alle regioni malari, per correggere la fronte e le regioni temporali. L’Adipofilling è costituito da materiale vivente che innestato ha un elevato indice di sopravvivenza e può anche essere conservato da -31°C a -81°C, perché la separazione con il vortice aspirativo realizzato dall’Adipopimer lo rende non ghiacciabile. I suoi effetti sono volumetrici e/o rigenerativi. Per le sue caratteristiche l’Adipofilling è la tecnica ideale per il ringiovanimento del volto sia nel suo utilizzo volumetrico e simmetrizzante, sia intradermico per il ringiovanimento cutaneo (rughe delle labbra ed elastosi del collo). La catelicidina prodotta dall’adipocita garantisce l’assenza di complicazioni infettive.

D) Normalmente il disegno inferiore si esegue in una ruga presente nelle palpebre, è sbagliato?
R) Non è corretto. La ruga indica la piegatura della palpebra invecchiata, non quella che si formerà dopo l’escissione della cute. L’asportazione della losanga cutanea crea una trazione verso l’alto e la cicatrice potrebbe diventare visibile. Il rapporto tra la porzione inferiore della palpebra e la porzione superiore può creare un artefatto visivo. Le proporzioni tra queste due piccole aree anatomiche deve per noi seguire il numero aureo. Se è asportato del grasso è necessario che l’operatore valuti bene dove esegue l’incisione del septum orbitae, con la proporzione aurea il taglio deve essere molto vicino al margine cutaneo superiore.

D) Allora la maggior parte delle blefaroplastiche sono sbagliate?
R) Alcune. Bisogna che i chirurghi valutino i loro risultati. La blefaroplastica superiore non è un intervento facile.

D) Alcuni Autori alzano lateralmente il taglio, cosa ne pensa?
R) In questo modo il taglio diventa visibile. Quindi riteniamo che non si debba fare. Bisogna anche stare attenti a non proseguire l’incisione sulla cute nasale, perché si possono formare pliche cutanee. Il disegno deve essere eseguito prima dell’anestesia.

D) Per ottenere il massimo ringiovanimento delle palpebre la cute invecchiata deve essere asportata tutta?
R) Sì, se si desidera un ringiovanimento molto evidente. Nella parte alta è necessario mantenere almeno 1 cm di cute palpebrale. L’asportazione della cute palpebrale abbassa leggermente le sopracciglia. Questo è un bene perché le sopracciglia invecchiando si alzano.

D) La cute invecchiata o plicata è sempre asportata tutta?
R) Non sempre. In alcune pazienti, ad esempio nelle attrici, può essere conveniente eseguire un’asportazione parziale della cute per non modificare troppo lo sguardo.

D) Quanto è importante la simmetria?
R) La simmetria è importante in tutta la chirurgia estetica. Il Timed ci consente escissioni di cute millimetrica per raggiungere la simmetria.

D) Molti asportano un po’ di muscolo orbicolare, cosa ne pensa?
R) Da anni non asportiamo più muscolo orbicolare se non in caso do asimmetrie. Per noi era estremamente facile con il Timed. Oggi il volume palpebrale è dato dal muscolo orbicolare, compattato dall’escissione cutanea e, se non è sufficiente, dalle cellule adipose e stromali realizzate dall’Adipofilling.

D) Alcuni chirurghi eseguono una sutura intradermica, lei consiglia una sutura a spirale?
R) Nella sottile cute palpebrale è difficile eseguire una sutura intradermica. Se si asporta tutta la cute invecchiata l’incisione si può allargare. È preferibile la sutura a spirale.

D) Cosa può dirmi dell’epinefrina?
R) Un farmaco di straordinaria importanza in questa chirurgia. A parte il ½ mg di epinefrina nei 10 ml di anestetico locale, è conveniente averla pura, a portata di mano per bloccare sanguinamenti improvvisi. Ricordo che l’ematoma è più grave nell’intervento di blefaroplastica superiore che nella blefaroplastica transcongiuntivale. Con l’epinefrina, i bastoncini cotonati e una cannula 18 G gli ematomi in questa regione possono essere svuotati.

D) Cos’altro si può fare per ringiovanire le palpebre invecchiate?
R) Le possibilità di ringiovanimento sono numerose. Come primo intervento farei con il Timed la blefaroplastica transcongiuntivale, eliminando tutte le borse adipose della palpebra inferiore. Successivamente correggerei la lassità delle palpebre allungando gli occhi invecchiati con la cantopessi elastica. Dopo eliminerei le rugosità della palpebra inferiore con il peeling misto. Poi correggerei il volume del malare e gli eventuali minus con l’Adipofilling cellulare. Infine, eseguirei la blefaroplastica superiore. Dopo la cantopessi elastica la plica cutanea laterale della palpebra superiore diventa più evidente ed è necessario rimuoverla.

D) Il silicone liquido è difficilmente eliminabile dalle labbra quindi rimane?
R) Sì rimane nei tessuti. È possibile comunque modellare le labbra, diminuirle di volume e renderle più naturali.

D) Che alternativa c’è al silicone?
R) Utilizziamo l’Adipofilling di minuscoli frammenti lobulari con cellule stromali e adipociti. Le iniettiamo con una cannula sottile nel vermiglio. L’Adipofilling aumenta il volume e ha una azione trofica. L’aumento volumetrico del vermiglio con il grasso è biologico e naturale e da nuova vita alle labbra invecchiate. La possibilità di conservare l’Adipofilling da -20°C a -81°C è utile per eventuali ritocchi.

D) Quando consigliate il lifting del labbro?
R) Nelle riduzioni notevoli dei vermigli il labbro superiore si allunga perché perde il suo appoggio. Per questo motivo dopo alcuni mesi lo accorciamo con il lip lifting. In questo intervento, per incidere la cute, utilizziamo il taglio timedchirurgico pulsato lento e non usciamo dalle narici anche in caso di accorciamenti del labbro rilevanti.

D) La soluzione satura di resorcina agisce anche sui vasi?
R) Sì, spesso la utilizziamo nelle aree cutanee permanentemente arrossate, dove non sono visibili vasi.

D) Quali sono i vantaggi dei peeling misti?
R) Consentono di utilizzare la resorcina, una sostanza che non ha alcun effetto sulla cute integra ma agisce efficacemente se l’epidermide è microforata, permeabilizzata o disepitelizzata. L’azione fisica delle specifiche correnti seguita dall’applicazione della soluzione di resorcina è oggi il più versatile, efficace e sicuro peeling esistente.
Se dopo la fase fisica si desidera applicare acidi questi dovranno essere utilizzati a basse concentrazioni. In questo modo si riducono i rischi di danni iatrogeni.
I tre peeling misti (Electroporo Cosmesis, Permeabilizzazione epidermica e disepitelizzazione) consentono di regolare il contatto della soluzione di resorcina con il derma. Anche i tempi di applicazione della soluzione sono differenti nelle diverse applicazioni. Con queste tecniche è possibile migliorare la pelle di una diciottenne che deve andare a un ballo o eliminare le rughe delle labbra e le pieghe dell’addome.

D) In questo intervento la resorcina è sciolta in acqua ossigenata al 3% e nella maggior parte degli altri peeling è sciolta in acqua, perché?
R) Sciogliamo la resorcina in acqua ossigenata quando desideriamo aumentare la potenza di questo peeling misto. Con l’Electroporo Cosmesis realizziamo su grandi superfici microfori nell’epidermide. Trattiamo collo, braccia e addome. Questa tecnica è utilizzata anche su cute visibilmente arrossata da micro-ectasie capillari come in questa paziente.
Anche i melasmi si schiariscono e scompaiono. Nel trattare queste iperpigmentazioni estese l’operatore deve sapere che l’Electroporo Cosmesis alle più alte potenze è infiammatoria, al contrario i tempi lunghi di applicazione della resorcina in acqua non sono infiammatori. Pertanto, è necessario aumentare il tempo di passaggio dell’elettrodo rotante alla potenza di 14 Watt, 20 Watt, 27 Watt e aumentare il tempo di applicazione della resorcina.

D) Il peeling misto risolve le problematiche della cute normo-pigmentata del volto nei pazienti con vitiligine generalizzata. Quali sono i suoi vantaggi rispetto alle altre metodiche?
R) • Non esistono metodiche che possono essere confrontate con questa straordinaria tecnica.
R) • Non esistono metodiche standardizzate in grado di depigmentare la cute in una o due sedute come fa il peeling timedchirurgico misto.
R) • Non esistono metodiche che agiscono in maniera specifica sui melanociti, come il peeling timedchirurgico misto.
R) • Non esistono metodiche che agiscono su tutti i punti geometrici della superfice pigmentata come il peeling timedchirurgico misto.
R) • Non esistono metodiche in cui la sostanza chimica applicata sulla cute integra non ha alcun effetto come nel peeling timedchirurgico misto.
R) • Non esistono metodiche in cui non c’è bisogno di medicazioni come nel peeling timedchirurgico misto.
R) • Non esistono metodiche che siano cosi poco tossiche come il peeling timedchirurgico misto.
R) • Non esistono tecniche e trattamenti così sicuri ed efficaci come il peeling timedchirurgico misto.

D) Cosa mi dice della ripigmentazione?
R) Le aree acromiche disepitelizzate sono ripigmentate con innesti di cheratinociti e melanociti autologhi coltivati. Sono trattabili solo i pazienti con vitiligine stabile, piebaldismo, e con aree cicatriziali. Non eseguiamo più questo intervento perché non abbiamo più a disposizione il laboratorio di coltura cellulare.

D) Cosa avviene se le aree trattate con il peeling misto sono medicate con unguenti o creme?
R) I peeling misti guariscono sotto crosta. Se si impedisce la formazione della crosta con l’applicazione di creme, unguenti o disinfettanti, il rischio di ritardi e problemi cicatriziali è elevato. La crosta, che si forma in poche ore, protegge la restitutio ad integrum e impedisce le infezioni e ogni altra complicanza.

D) Il risultato è stato ottenuto con una sola seduta?
R) Sì.

D) Esistono altri peeling misti, che applicazioni hanno?
R) La disepitelizzazione timedchirurgica pulsata elimina le rughe delle labbra, le rugosità e i festoni della palpebra inferiore e le iperpigmentazioni estese nei soggetti con incarnato uniforme (Anche questa paziente è stata sottoposta a un peeling misto delle labbra con disepitelizzazione per eliminare in maniera definitiva le rughe).
Una altra indicazione di questo peeling, che utilizza una specifica funzione pulsata del Timed Micropulse, sono i nevi giganti del cuoio capelluto. In questo caso si interviene con la disepitelizzazione e la applicazione per 1 minuto della resorcina, entro 10 giorni dalla nascita. Anche in questo caso si sfrutta l’effetto tossico della resorcina nei confronti dei melanociti. Un secondo peeling misto si esegue dopo 6 mesi o un anno.

D) L’Electroporo Cosmesis si usa anche per il melasma?
R) Sì. Bassa potenza, 14 o 20 Watt e un tempo di applicazione della soluzione di resorcina prolungato, 4 o 5 minuti. La soluzione di resorcina è efficace anche negli arrossamenti da elastosi cutanea.

D) La resorcina è sciolta in acqua?
R) Sì. Sciolta in acqua non è assorbita dall’organismo. Se si desidera un’Electroporo Cosmesis con una maggiore penetrazione della soluzione la resorcina può essere sciolta in H2O2. La utilizziamo per ridurre le rugosità del volto, dell’addome (anche dopo liposuzione), delle braccia o per eliminare angiomi congeniti molto superficiali.

D) L’Electroporo Cosmesis può essere usata come peeling per migliorare la pelle?
R) Sì. Può essere un peeling esclusivamente estetico, un peeling medio leggero oppure, sciogliendo la resorcina in H2O2, un peeling medio che funziona anche sugli angiomi cutanei superficiali.

D) Molti medici non utilizzano i peeling forti sulle palpebre perché pensano che siano rischiosi, cosa ne pensa?
R) Hanno ragione. I peeling con acidi forti presentano l’incognita dell’attraversamento dell’epidermide.
Nel nostro peeling l’unione della fisica con la chimica realizza un peeling estremamente efficace e sicuro.
Non usiamo acidi ma una sostanza che, applicata sulla cute integra, non produce alcun effetto. In pratica sono i peeling più sicuri ed efficaci esistenti.

D) Quali sono le altre indicazioni del peeling timedchirurgico misto con disepitelizzazione?
R) Una delle più frequenti è l’iperpigmentazione delle palpebre inferiori (dark circle). In un solo trattamento risolve questo inestetismo. Il peeling misto con disepitelizzazione è l’unica tecnica al mondo che consente di ottenere questo risultato.
Un’altra indicazione frequente è l’eliminazione delle rughe e dei festoni palpebrali dopo blefaroplastica transcongiuntivale. Non eseguiamo la blefaroplastica inferiore con il taglio cutaneo da circa 25 anni perché modifica la forma degli occhi. Con il Timed, attraverso due incisioni di 8 mm nella congiuntiva asportiamo tutte le borse adipose. Altre indicazioni del peeling misto con disepitelizzazione sono: l’eliminazione delle rughe delle labbra, l’eliminazione delle grandi macchie cutanee, il trattamento dei nevi giganti del cuoio capelluto che operiamo entro i primi 10 giorni dalla nascita, la depigmentazione della cute nei pazienti con vitiligine generalizzata, ecc.

D) Alcuni chirurghi dicono che le borse adipose della palpebra inferiore non devono essere asportate completamente.
R) Non siamo d’accordo. Le borse adipose sono dove non devono essere. La struttura anatomica delle borse ha la caratteristica di trattenere l’acqua e quindi le borse si gonfiano se il paziente mangia alimenti salati. Bisogna anche considerare che l’asportazione completa delle borse adipose realizza un ‘area concava, che distende la pelle soprastante. Per questo quasi sempre non è necessaria l’asportazione cutanea. Ci sono ancora molti chirurghi che eseguono la blefaroplastica inferiore con il taglio cutaneo,
questo deriva dal fatto che non possiedono la tecnica e la tecnologia necessaria per eseguire questo intervento attraverso la congiuntiva. La blefaroplastica transcongiuntivale evita le modifiche della forma dell’occhio!

D) Quale altra metodica si può utilizzare per ringiovanire lo sguardo?
R) Se è necessario utilizziamo l’Adipofilling cellulare. Le cellule adipose e stromali ringiovaniscono la palpebra superiore e, nelle palpebre inferiori, aumentando il volume della regione malare, eliminano le occhiaie incavate e il solco lacrimale. Naturalmente la cantopessi elastica è un altro intervento poco invasivo che ringiovanisce lo sguardo.
Ai nostri pazienti consigliamo una pulizia accurata delle ciglia. La pulizia della cute mattina e sera e l’applicazione sul volto e sulle palpebre dei sieri bionici che agiscono sulle centrali energetiche delle cellule completano e mantengono i nostri risultati.

D) Cosa sono i sieri bionici?
R) I sieri bionici Korpocare nascono dall’unione della fisica più avanzata con la cosmeceutica. Oro seta, Orizzonte, Contorno occhi, Mito Gold C, Combi e ’R, ecc. sono da noi utilizzati per perfezionare e mantenere i nostri risultati.

D) I risultati del peeling misto sono eccellenti in tutti i pazienti?
Si, è comunque importante evitare i pazienti molto amanti del sole, quelli che hanno la pelle scura, i depressi, ecc…

D) Si può verificare una iperpigmentazione?
No. Piuttosto un leggera ipopigmentazione che si corregge con il tempo e l’esposizione al sole. Il labbro superiore è sempre un po’ macchiato e leggermente più scuro della cute circostante.

D) Quali sono i vantaggi del peeling timedchirurgico misto rispetto alle altre tecniche?
Il risultato è meraviglioso, le rughe scompaiono, la texture cutanea ringiovanisce, l’area bianca del labbra si accorcia e il risultato dura tutta la vita. L’intervento con la disepitelizzazione pulsata è semplice e senza rilevabili rischi.

D) Dopo la cantopessi elastica, più si solleva il canto, più si evidenza l’eccesso cutaneo della palpebra superiore, è corretto?
R) Sì. La trazione e il sollevamento dell’angolo esterno delle palpebre rendono più visibile l’eccesso di pelle delle palpebre superiori. Questo è spiegato al paziente prima di eseguire la cantopessi elastica con modifica della forma degli occhi. La correzione è una semplice blefaroplastica superiore.

D) L’aumento della caduta della pelle palpebrale avviene anche nelle cantopessi tradizionali?
R) Certo. Per questo motivo la cantopessi tradizionale si fa insieme alla blefaroplastica. Nella cantopessi elastica preferiamo farla dopo, perché questo intervento non solo traziona e solleva il canto esterno degli occhi, ma ha la stessa azione su tutti i tessuti compresi nel triangolo isoscele, che ha la sua base alla attaccatura dei capelli nella regione temporale.

D) Dopo la blefaroplastica la paziente può essere esteticamente migliorata con l’eliminazione delle rughe delle palpebre inferiori. È un peeling sicuro?
R) Il peeling timedchirurgico misto è un peeling fisico/chimico estremamente sicuro. La soluzione chimica che applichiamo dopo la disepitelizzazione pulsata dell’area non è né un acido e neppure una base e, applicata sulla cute integra, non ha alcun effetto. Essa agisce esclusivamente nell’area in cui abbiamo rimosso l’epidermide, senza aver provocato alcuna lesione del derma. L’unica cosa importante da sapere è non applicare sull’area trattata alcun prodotto, unguento o crema. Se c’è essudazione questa deve essere semplicemente asciugata. La crosta si forma dopo poche ore, e dovrà cadere spontaneamente.

D) In quali regioni si applica il peeling misto?
R) I peeling misti sono tre. Il più leggero è l’Electroporo Cosmesis, che realizza microfori nella cute, segue la permeabilizzazione dell’epidermide, peeling misto 0.5, in grado di eliminare le macchie cutanee, infine la disepitelizzazione timedchirurgica pulsata che trova applicazione anche sulle labbra, dove elimina in maniera permanente le rughe. I peeling misti sono indicati per la pulizia e compattezza cutanea del volto e per riduzione delle macchie, per il melasma e l’eritrosi laterale del collo. Sull’addome l’Electroporo Cosmesis compatta la cute addominale e riduce le rughe. La stessa azione ha sulle braccia. La permeabilizzazione è utilizzata per le piccole macchie (viso, corpo e mani) e per la blefaroplastica non ablativa. Il peeling misto con disepitelizzazione è in grado di depigmentare la cute. La disepitelizzazione timedchirurgica pulsata seguita dall’applicazione di cheratinociti e melanociti autologhi coltivati è in grado di ripigmentare le aree acromiche della vitiligine stabile, del piebaldismo e le aree cicatriziali.

D) L’eliminazione delle rughe della palpebra inferiore è importante, quali altre metodiche esistono per ottenere questo scopo?
R) Non esistono altre metodiche in grado di ringiovanire la cute con un intervento standardizzato sicuro e di efficacia costante. Il risultato può essere ulteriormente migliorato con un ripristino volumetrico ottenuto con l’iniezione di cellule adipose e stromali (Adipofilling cellulare).

D) Che differenza c’è tra il peeling misto delle rughe delle labbra e il peeling misto delle palpebre inferiori?
R) La disepitelizzazione è uguale. Per eliminare le rughe delle labbra si applica sulla cute disepitelizzata una soluzione satura di resorcina. Nelle palpebre la soluzione di resorcina non è satura ma è diluita al 50%. Anche il tempo di applicazione è diverso. Sulle labbra da 1 a 2 minuti. Sulle palpebre circa 20 o 30 secondi. L’operatore deve valutare il frost.

D) Perché non si effettua alcun tipo di medicazione?
R) La soluzione di resorcina ha un effetto coagulativo. In poche ore si forma una crosta che impedisce le infezioni. Il paziente deve asciugare ripetutamente l’area nelle prime ore per mantenere una crosta sottile. Applicare creme o altri prodotti sui peeling misti alla resorcina è rischioso e pertanto da evitare.

D) Quali sono le indicazioni di questo intervento timedchirurgico?
R) Le rugosità della palpebra inferiore, i festoni palpebrali, le zampe di gallina e le pigmentazioni delle occhiaie (dark circle). Il peeling misto può essere eseguito anche dopo la blefaroplastica transcongiuntivale. Questa associazione è vantaggiosa perché non modifica lo sguardo ed elimina le rugosità delle palpebre.

D) Il peeling misto elimina le pigmentazioni?
R) La tecnica utilizzata nelle palpebre inferiori elimina anche le pigmentazioni dermiche e riduce il numero dei melanociti. La riduzione del numero dei melanociti rende stabile il risultato.

D) La disepitelizzazione si effettua anche nelle palpebre superiori?
R) No. Per le palpebre superiori preferiamo il peeling misto 0.5 che perfeziona la blefaroplastica superiore chirurgica e in molti casi la sostituisce.

D) Lo sguardo è ulteriormente migliorabile?
R) L’Adipofilling può ridare il volume corretto alle palpebre. ll lifting elastico del canto esterno può allungare l’occhio evitando rischiosi interventi sul canto. Ricordo che l’allungamento dell’occhio è essenziale per ripristinare un aspetto giovane e fascinoso.

D) È necessario segnare sulla palpebra dove inizia la cute nasale?
R) Sì. Un peeling su due cuti diverse può provocare retrazioni. Dopo l’anestesia locale è difficile individuare dove inizia la cute del naso.

D) L’applicazione della soluzione satura di resorcina deve essere continuativa?
R) Sì durante i minuti di applicazione la resorcina non deve mai asciugarsi, se si asciuga crea uno strato impermeabile.

D) È frequente la correzione delle blefaroplastiche chirurgiche con il peeling timedchirurgico misto 0.5?
R) Sì, il peeling misto 0.5 corregge in maniera semplice le asimmetrie che si verificano facilmente in questo intervento.

D) Ho notato che la sclera diventa più bianca dopo il peeling misto, come mai?
R) La resorcina applicata sulla palpebra restringe i capillari ectasici della sclerR. È un effetto collaterale che ha una valenza estetica e funzionale.

D) Il peeling misto è la tecnica di scelta nei pazienti con pelle cadente e con orbita grande?
R) Sì, se vogliamo ripristinare un aspetto giovane.

D) Il peeling misto 0.5 è utilizzato anche per togliere le macchie della cute, quando è indicato?
R) È indicato nei pazienti con incarnato non uniforme. Con questa tecnica della Timedchirurgia non si rischia di residuare macchie bianche.

D) Il peeling timedchirurgico misto con resorcina, diminuendo il numero dei melanociti corregge in maniera in maniera definitiva il dark circle?
R) Sì, questo trattamento è molto efficace e sicuro. I risultati sono permanenti nel tempo. Il peeling misto corregge l’iperpigmentazione e ringiovanisce le palpebre inferiori. L’asportazione dell’epidermide consente alla resorcina di poter agire senza rischi su tutti i punti geometrici della superficie trattata. Ricordo che la resorcina in soluzione acquosa non produce alcun effetto se applicata sulla cute integra.

D) Quali altre indicazioni ha il peeling misto in questa regione?
R) Esistono due peeling misti. Utilizziamo il peeling misto 0.5 con permeabilizzazione dell’epidermide nella palpebra superiore. Questo peeling è utilizzato per eseguire la blefaroplastica superiore non chirurgica; il peeling misto con disepitelizzazione è usato nella palpebra inferiore dei pazienti con cute pigmentata o con rughe, festoni palpebrali di difficile correzione chirurgica e zampe di gallina evidenti. Queste ultime possono essere trattate anche con l’Adipofilling cellulare intradermico. Il peeling misto per ringiovanire la cute della palpebra inferiore è eseguito preferibilmente nei pazienti con incarnato uniforme. Se l’incarnato non è uniforme è possibile utilizzare il peeling misto 0.5 con permeabilizzazione. Questo peeling è meno efficace ma residua un incarnato identico a quello circostante.

D) L’Adipofilling cellulare sappiamo che può essere iniettato sotto la fine cute palpebrale per ripristinare il volume corretto di questa regione. Quando lo si esegue?
R) L’Adipofilling di cellule adipose e stromali viventi può essere iniettato nel derma, in questo caso non ha effetto volumetrico ma un potente effetto rigenerativo, oppure può essere iniettato subito sotto la cute. In questo caso ha un delicato effetto volumetrico. Nella regione palpebrale corregge le occhiaie incavate e allontana la cute dal muscolo orbicolare rendendo la cute palpebrale più luminosa. Spesso dopo l’eliminazione delle rugosità palpebrali con il peeling misto consigliamo al paziente l’Adipofilling cellulare sottocutaneo per completare il ringiovanimento della regione. Nel restauro della regione perioculare oltre alle blefaroplastiche chirurgiche, transcongiuntivale e superiore, e ai peeling misti con disepitelizzazione e permeabilizzazione epidermica, anche l’Adipofilling ha un ruolo importante.
Un altro intervento che stiamo mettendo a punto in questa regione è la cantopessi con il filo elastico, che ripristina in pochi minuti gli occhi allungati della gioventù senza dover intervenire direttamente sul canto.

D) I dati di programmazione del Timed sono adatti a tutti i pazienti?
R) Certo, i dati di programmazione del Timed si basano su valori reali e realizzano più di 70 applicazioni standardizzate. Il Timed è un apparecchio programmabile appositamente progettato per gli interventi innovativi della Timedsurgery (Technique for the Implementation of Measured Electrosurgery Data). La corrente HF viaggia alla stessa velocità della luce scorrendo sulle superfici. La luce al contrario viaggia rettilinea. Questo è il principale inconveniente dei laser nell’ utilizzo dermatologico.

D) L’intervento che abbiamo visto è semplice e dà un risultato molto naturale. Per quali altre patologie è utilizzato?
R) Il Lip shaving o Lip shave è un intervento degli anni 50’ poco conosciuto ma molto utile. Oltre alle “precancerosi” del vermiglio del labbro (leucoplachie, cheratosi solare, ulcere da radiodermite, corni cutanei, fessurazione cronica, cheilite ghiandolare cronica) il Lip shaving è utilizzato per l’asportazione dei tumori maligni superficiali o multicentrici, per le pigmentazioni diffuse, per l’ipertrofia del labbro inferiore e per il labbro negroide.
Oggi la maggior parte dei nostri interventi sono eseguiti per correggere gli inestetismi determinati dall’iniezione nel vermiglio del labbro inferiore e superiore di silicone e di filler permanenti.

D) Con il taglio timedchirurgico pulsato rapido le cicatrici sono sempre così belle, così invisibili?
R) Le cicatrici in pratica non si vedono, questo ci consente anche di rimodellare le labbra deformate dal silicone e dagli altri filler permanenti con microescissioni multiple fino a raggiungere il risultato desiderato dalla paziente.

D) Sono molte le pazienti che richiedono la riduzione delle labbra?
R) Sì. Le pazienti desiderano avere nuovamente labbra naturali con il giusto rapporto tra il labbro superiore e quello inferiore e la giusta armonia del vermiglio. La riduzione non è indiscriminata. Si riduce dove è necessario e si lascia l’aumento volumetrico effettuato dove è esteticamente utile.

D) Nel Lip shaving dell’uomo i peli della barba possono dare fastidio come si rimedia?
R) Eliminiamo i peli con la depilazione Timedchirurgica rapida. La depilazione timedchirurgica pulsata del Timed consente l’eliminazione selettiva e definitiva di tutti i peli terminali presenti.

D) Perché la blefaroplastica superiore con escissione cutanea è particolarmente adatta ai pazienti con orbite piccole?
R) Nei pazienti con orbite medie e soprattutto grandi l’asportazione della cute crea un occhio incavato da bambola che spesso non corrisponde all’aspetto del paziente da giovane. In questi pazienti eseguo frequentemente la blefaroplastica non chirurgica con il peeling misto 0.5, un peeling forte che non presenta rischi e che ringiovanisce lo sguardo senza artefatti chirurgici e senza cicatrici. Anche negli occhi incavati con eccesso cutaneo questo peeling timedchirurgico ridona giovinezza allo sguardo, mantenendo i volumi della palpebra e la caratteristica plica della giovinezza.

D) Come si effettua il disegno?
R) Si usa una penna dermografica. Con il paziente supino si traziona la palpebra in alto, si fa aprire leggermente gli occhi e si traccia la linea del disegno subito sotto l’angolo che si è formato nella palpebra. Il disegno della linea inferiore parte vicino al canto interno, arriva alla estremità della palpebra e prosegue nella ruga, se presente. La linea superiore del disegno parte dall’estremità mediale della linea inferiore e prosegue lungo il confine tra la pelle rovinata dal tempo per l’apertura palpebrale e la cute sotto sopraccigliare integra. La linea superiore si ferma a livello deal canto esterno. A questo punto Il paziente è messo seduto per completare il disegno della losanga che comprende l’eccesso cutaneo laterale visibile solo in gravità.

D) Se una paziente con orbita grande desidera sottoporsi a una blefaroplastica lei esegue una blefaroplastica non chirurgica con il peeling misto 0.5?
R) In linea di massima sì, ma è necessario valutare come erano le palpebre quando la paziente era giovane. Se le palpebre erano incavate si può eseguire la blefaroplastica chirurgica. Se le palpebre avevano una plica è consigliabile il peeling misto 0.5.

D) Perché utilizza per la blefaroplastica superiore il taglio timedchirurgico pulsato rapido, che vantaggi ha?
R) Questo particolare taglio con la specifica corrente programmata pulsata del Timed 0.3/5.3, consente una perfetta visibilità, realizza un’emostasi dei capillari e, al contrario di tutti i tagli con la corrente ad alta frequenza, non ustiona i tessuti e ha una cicatrizzazione ottima, mai ipertrofica, migliore di quella del tradizionale bisturi tagliente e del bisturi di diamante. Se si utilizza un elettromanipolo EM10 Bianco nuovo la cicatrice è pressoché invisibile, come in questo caso. Anche sulle mucose ad, esempio sul vermiglio, le cicatrici sono pressoché invisibili.

D) Che apparecchio è il TIMED?
R) Il TIMED (Technique for the Implementation of Measured Electrosurgical Data) è un apparecchio programmabile (Patent USA Capurro) idoneo ad eseguire più di 70 interventi standardizzati nel campo della chirurgia plastica, estetica e dermatologica. Il Timed ha possibilità operative uniche ed esclusive realizzate e sperimentate da circa 40 anni.

D) Cosa ne pensa del Colorado needle?
R) Il Colorado needle ha un nome suggestivo che affascina i colleghi che non conoscono la Timedchirurgia, che non conoscono le correnti ad alta frequenza, che non desiderano imparare le nuove tecniche. Per me è un pezzo di ferro appuntito come tanti altri elettrodi che utilizzavamo un tempo.

D) Cosa si prescrive nel postoperatorio della blefaroplastica superiore?
R) Il paziente continua la terapia antibiotica, e applica tamponi di camomilla fredda preparata prima dell’intervento.

D) Se il paziente desiderasse modificare la forma degli occhi cosa si può fare?
R) In questa paziente dopo alcuni mesi abbiamo sollevato le sopracciglia e la regione temporale con i fili elastici (Elasticum, Korpo Italia). il lifting elastico è stato eseguito attraverso una incisione di pochi mm alla attaccatura dei capelli. Tramite questo lifting elastico è possibile, impiantando più fili dalla stessa incisione, sollevare la coda delle sopracciglia e rendere l’occhio a mandorla, modificando in questo modo lo sguardo.

D) Perché le due suture si annodano sopra il naso?
R) Preferiamo non annodare la spirale nell’angolo mediale perché, se rimuoviamo i punti dopo tre giorni, l’edema palpebrale potrebbe rendere difficile la rimozione del punto.

D) Come è preparato il paziente che deve sottoporsi a blefaroplastica?
R) Il paziente non deve assumere aspirina, antinfiammatori, vit. E, e fitoterapici due settimane prima dell’intervento, non deve bere sostanze alcoliche. Se il paziente ha un difetto di coagulazione questo deve essere corretto.

D) I benefici della blefaroplastica superiore si vedono subito ma quanto sono stabili?
R) Fino a un anno le palpebre migliorano il loro aspetto. Negli anni successivi molto lentamente la ptosi gravitazionale continua ad avere i suoi effetti ma è correggibile con l’Adipofilling della fronte e delle palpebre. Concettualmente non operiamo mai le palpebre superiori due volte salvo rare e impreviste erniazioni di grasso. Più frequente il reintervento nella blefaroplastica delle palpebre inferiori, dove peraltro noi asportiamo sempre tutto il grasso visibile attraverso la congiuntiva.

D) Che vantaggi ha il taglio timedchirurgico pulsato rapido rispetto al bisturi e al laser?
R) Il laser ustiona i tessuti, ed è di difficile controllo. Il bisturi e le forbici si possono certamente utilizzare ma per la chirurgia palpebrale preferiamo utilizzare il taglio pulsato rapido. Questo taglio non ustiona i tessuti, è emostatico, non deforma i tessuti, consente una estrema precisione, una perfetta visibilità e tempi di guarigione dimezzati rispetto al taglio effettuato con il bisturi. Il taglio timedchirurgico pulsato usato sulle mucose, ad esempio sul vermiglio, non residua cicatrici visibili.
Il vantaggio maggiore è comunque la estrema selettività e la scarsa invasività della blefaroplastica transcongiuntivale eseguita con il taglio timedchirurgico pulsato rapido. Il rispetto dei tessuti è per noi molto importante in tutti gli interventi! É irrazionale eseguire una blefaroplastica transcongiuntivale scollando tutta l’area come si fa nella blefaroplastica con il taglio esterno, che tra l’altro non facciamo più da decenni. Con l’intervento che abbiamo mostrato si isolano e si asportano selettivamente le borse, senza lesioni ai tessuti limitrofi.

D) Che caratteristiche hanno gli elettromanipoli?
R) Gli elettromanipoli EM10 hanno una punta elastica conica di sezione triangolare e di diverso diametro per le diverse applicazioni (EM10 Bianco 0,08 mm, EM10Verde 0,10 mm, EM10 Grigio 0,15 mm, EM10 Giallo 0,20 mm, EM10 Nero 0,30 mm. L’EM15 ha una punta cilindrica di 1,5 mm). Gli elettromanipoli realizzano le numerose tecniche standardizzate (più di 70) della Timedsurgery.

D) Nella palpebra inferiore sono asportate completamente le borse adipose?
R) Sì, asportiamo completamente le borse adipose. Le borse adipose delle palpebre hanno la caratteristica di trattenere l’acqua e di gonfiarsi in relazione al contenuto di sodio alimentare o alle intolleranze. Se la regione ha poco tessuto sottocutaneo possiamo eseguire un Adipofilling che potrà correggere il solco lacrimale, l’occhiaia e aumentare la regione malare.

D) Alcuni chirurghi dicono che le borse adipose della palpebra inferiore non devono essere rimosse completamente, cosa ne pensa?
R) La debolezza congenita del septum orbitae consente al tessuto adiposo retro bulbare di erniare in superficie. Le borse adipose sono pertanto in una posizione anatomica anomala. Questo è un motivo sufficiente per la loro rimozione. L’asportazione completa delle borse adipose, oltre a eliminare il gonfiore delle palpebre, crea un incavo che distende la pelle. Questo fatto è molto utile nella blefaroplastica transcongiuntivale dove la cute non viene quasi mai asportata. Se vogliamo essere maliziosi dobbiamo dire che l’asportazione di tutte le borse nella blefaroplastica inferiore richiede una pazienza che non tutti hanno.

D) Sappiamo che lei esegue solo blefaroplastiche trans congiuntivali per asportare le borse delle palpebre inferiori perché?
R) Ritengo che sia importante asportare completamente le borse, senza residuare cicatrici cutanee e muscolari. Si evitano in questo modo i frequenti artefatti chirurgici, gli occhi tondi e le modifiche dello sguardo. Molto raramente e prevalentemente nelle asimmetrie asportiamo alcuni mesi dopo la blefaroplastica transcongiuntivale una piccola striscia cutanea. L’eliminazione completa delle borse ricrea la naturale introflessione palpebrale tipica della giovinezza e distende la cute. In caso di festoni inestetici eseguiamo il peeling timedchirurgico misto che rende la pelle liscia ed elimina le zampe di gallina anche profonde.
Ricordo infine che questo intervento dovrebbe essere eseguito in giovane età, perché le borse delle palpebre inferiori sono congenite e famigliari.

D) Quali consigli darebbe a chi inizia a fare questi interventi?
R) Un’anamnesi e una preparazione accurata. Misurare la pressione del paziente prima dell’intervento e diminuirla se è necessario. Utilizzare le dosi indicate di epinefrina e iniettare le borse adipose mentre si procede nell’intervento. L’epinefrina può essere utilizzata anche nei sanguinamenti più difficilmente controllabili. È necessario forza d’animo per asportare tutte le borse adipose, ma questo deve essere l’obiettivo dell’intervento.
Infine è necessario evitare i larghi scollamenti delle blefaroplastiche transcongiuntivale tradizionali, che danneggiano inutilmente i tessuti.

D) Il postoperatorio è doloroso?
R) Non c’è alcun dolore.

D) Cosa pensa del Colorado needle?
R) Un pezzo di ferro.

D) Quali sono le indicazioni del peeling misto 0.5?
R) Il peeling misto 0.5 è particolarmente indicato per i pazienti con cute palpebrale invecchiata e cadente, per i pazienti con asimmetrie, per le ragazze giovani che hanno un difetto palpebrale minimo, per chi ha palpebre con poco volume, per i pazienti con cute invecchiata già sottoposti a blefaroplastica chirurgica, per chi non vuole rischiare di avere un aspetto artefatto dopo la blefaroplastica chirurgica e per chi non desidera sottoporsi a interventi chirurgici. Il peeling misto 0.5 è indicato per eseguire una blefaroplastica superiore in tutti i pazienti con orbita media o grande. Se questi pazienti sono operati di blefaroplastica chirurgica tradizionale modificano la forma delle palpebre che assumono un aspetto “secco” incavato, troppo delineato. Se il paziente da giovane aveva la plica palpebrale il nostro obiettivo è quello di mantenere la forma giovanile delle palpebre senza rendergli le palpebre incavate come avviene asportando la cute. Ricordo che le palpebre incavate, se non sono famigliari, sono caratteristiche degli occhi invecchiati e appaiono sempre artefatte. La regola generale per me è blefaroplastica chirurgica nelle orbite di piccolo diametro, nelle orbite medio/grandi il peeling timedchirurgico misto 0.5 è certamente una alternativa che dà risultati molto più naturali, senza artefatti.

D) Quando è controindicato il peeling misto?
R) Il peeling misto 0.5 si può sempre effettuare se ci sono le condizioni sopraccitate. Bisogna tenere presente che il peeling misto 0.5 è un trattamento estetico. La blefaroplastica chirurgica oltre a migliorare l’estetica è anche un intervento funzionale che permette, con l’asportazione delle borse adipose, una più facile apertura palpebrale e un occhio che appare più grande. Naturalmente la blefaroplastica chirurgica non ringiovanisce una cute invecchiata. Le due metodiche possono essere unite. Si possono asportare ad esempio le borse adipose senza rimozione cutanea e successivamente si può eseguire il peeling misto 0.5 o il contrario.

D) Quali sono le attenzioni che è necessario avere nel peeling misto 0.5?
R) Si deve eseguire l’anestesia locale con una soluzione anestetica al 2%. Bisogna fare attenzione a non fuoriuscire dall’area palpebrale intervenendo sulla cute nasale, che deve essere sempre segnata. Il Frost deve essere intenso e uniforme. Tutta la superficie palpebrale deve essere trattata. È consigliabile mantenersi a un millimetro dalle ciglia. Per quanto riguarda le zampe di gallina il peeling misto 0.5 in questa regione non è efficace come il peeling misto con disepitelizzazione. Se non è espressamente richiesto dal paziente è conveniente limitare l’area di azione alle palpebre. In questo modo si ha un rapido ritorno alle normali attività lavorative.

D) Cosa succede se la soluzione satura di resorcina entra a contatto con l’occhio?
R) Si lava con un po’ di soluzione fisiologica. Un rapido contatto non produce lesioni ai tessuti oculari.

D) Com’è il decorso postoperatorio?
R) Dopo il trattamento Il paziente si asciuga più volte con un fazzoletto di carta. Per due o tre giorni c’è edema. Il paziente pulisce le ciglia con camomilla e utilizza colliri decongestionanti. Successivamente può applicare creme antinfiammatorie non cortisoniche. Dopo 10-12 giorni rimane solo un leggero arrossamento. Una protezione solare è consigliabile nei primi mesi.

D) Come si permeabilizza l’epidermide?
R) Per rendere permeabile l’epidermide è necessaria un’elevata potenza 50 Watt o 38 Watt, nella funzione di coagulazione. L’emissione estremamente breve (0.5 centesimi di secondo) e potente realizza un arco che rende l’epidermide permeabile alla soluzione di resorcina. La brevità dell’emissione pulsata impedisce che l’arco raggiunga il derma causando una disidratazione con dissecazione dello stesso. Se il derma fosse sottoposto a una vaporizzazione, fenomeno che avverrebbe con emissioni più prolungate, non sarebbe più in grado di assorbire la soluzione satura di resorcina. Una certa rilevanza è la tecnica utilizzata. L’operatore deve essere leggero, deve sfiorare la superficie con movimenti verticali e deve far scoccare l’arco. Importante anche la pulizia dell’elettromanipolo EM 15. L’elettrodo di ritorno deve stare a contatto della cute sul torace, più vicino possibile al volto. Se ci sono problemi di conducibilità l’area può essere leggermente umidificata.

D) Perché il frost deve essere completo?
R) Il frost deve essere completo perché l’azione ringiovanente è data esclusivamente dalla chimica, nel caso specifico dalla soluzione satura di resorcina. I trattamenti fisici non sono efficaci e sono anche rischiosi. Per migliorare l’azione di retrazione e riorganizzazione delle fibre connettivali della cute palpebrale, l’azione fisico-chimica deve interessare tutta la superfice palpebrale, dalle sopracciglia a un millimetro dalle ciglia.

D) Perché sulla palpebra superiore non si usa la disepitelizzazione timedchirurgica tanto efficace nella palpebra inferiore?
R) Perché la palpebra superiore è molto più mobile, la sua cute è difficile da disepitelizzare e soprattutto perché non desideriamo agire con la stessa efficacia su tutti i punti geometrici della superfice cutanea della palpebra superiore. Per questo motivo il frost che realizziamo avviene attraverso l’epidermide resa permeabile dal microarco. Questo peeling misto è potente (fino a 4 minuti di applicazione!) ma non è uniforme come assorbimento. Questo ci garantisce una rapida guarigione e l’assenza di problemi. Lo stesso peeling 0.5 è da noi utilizzato per rimuovere le macchie cutanee anche profonde nei pazienti con incarnato non uniforme. È noto che la disepitelizzazione timedchirurgica pulsata seguita dalla applicazione per 20 secondi di una soluzione satura di resorcina è in grado di rimuovere una macchia dermoepidermica in una sola seduta, mentre con il peeling misto 0.5 sono necessarie due o più sedute, ma la cute che residua al peeling misto eseguito con la disepitelizzazione non presenta alcuna macchie e nessun lieve arrossamento della cute, insomma su un incarnato non omogeneo potrebbe notarsi, cosa che non desideriamo.

D) Cosa ne pensa delle metodiche fisiche che realizzano una serie di ustioni puntiformi sulla cute palpebrale?
R) Penso che il migliore apparecchio in grado di realizzare lesioni puntiformi di potenza discretizzata e di profondità sempre uguale sia il Timed, che tra l’altro è l’unico apparecchio progettato per essere programmabile. Eseguire sulla palpebra lesioni puntiformi è poco efficace. Inoltre come ho già detto ritengo che la fisica sia molto meno efficace rispetto alla fisica unita alla chimica. Questo è il motivo per cui ho ideato i peeling misti. Il risultato di questo video è ottenuto con un solo trattamento.

D) Lei cita come potenza 50 Watt o 38 Watt con quale criterio è scelta una o l’altra di queste due potenze?
R) In questo intervento di permeabilizzazione dell’epidermide è sempre preferibile, al contrario di quello che si può pensare, la potenza inferiore che consente al peeling misto di essere più efficace.
Le emissioni di 38 Watt per 0,5 centesimi di secondo, permeabilizzano l’epidermide senza disseccare il derma, questo consente un miglior assorbimento della soluzione di resorcina satura. Il peeling misto è quindi più efficace. Nelle palpebre con cute particolarmente invecchiata può essere conveniente applicare nei giorni che precedono il peeling una crema all’urea per migliorare la conducibilità cutanea Le emissioni pulsate a 38 Watt richiedono una mano leggera e una lente di ingrandimento.

D) In questo video si mette bene in evidenza l’importanza del ringiovanimento della cute palpebrale. Quali altre metodiche esistono per ottenere questo scopo?
R) Questo vecchio video ci fa comprendere quanto sia importante ringiovanire la cute delle palpebre inferiori e superiori nel ringiovanimento globale del volto del paziente. Penso che i peeling misti si diffonderanno quando sarà compresa l’importanza del ripristino cutaneo che solo i peeling misti sono in grado di realizzare. Non esistono altre metodiche in grado di far retrarre la cute, di farla inspessire e di ringiovanirla con un intervento standardizzato di efficacia costante. Il risultato può essere ulteriormente migliorato con un ripristino volumetrico ottenuto con l’iniezione di cellule adipose e stromali (Adipofilling).

D) Che differenza c’è tra il peeling misto delle rughe delle labbra e il peeling misto delle palpebre inferiori?
R) La disepitelizzazione è uguale. Per eliminare le rughe delle labbra si applica sulla cute disepitelizzata una soluzione satura di resorcina. Nelle palpebre la soluzione di resorcina non è satura ma è diluita al 50%. Anche il tempo di applicazione è diverso. Sulle labbra da 1 a 2 minuti. Sulle palpebre circa 20 o 30 secondi. L’operatore deve valutare il frost.

D) Perché non si effettua alcun tipo di medicazione?
R) La soluzione di resorcina ha un effetto coagulativo. In poche ore si forma una crosta che impedisce le infezioni. Il paziente deve asciugare ripetutamente l’area nelle prime ore per mantenere una crosta sottile.

D) Nel video si vede che durante il lavaggio della soluzione di resorcina un po’ di resorcina entra nell’occhio…
R) Sì. Teniamo sempre pronta una fialetta di soluzione fisiologica per lavare l’occhio se ciò accade. La resorcina è molto sicura. Applicato sulla cute integra non ha alcun effetto, sulle mucose può essere fastidiosa ma non provoca danni.

D) Quali sono le indicazioni di questo intervento timedchirurgico?
R) Le rugosità della palpebra inferiore, i festoni palpebrali, le zampe di gallina e le pigmentazioni delle occhiaie.

D) Il peeling misto elimina le pigmentazioni?
R) La tecnica utilizzata nelle palpebre inferiori elimina anche le pigmentazioni dermiche.

D) La disepitelizzazione si effettua anche nelle palpebre superiori?
R) Non l’abbiamo mai eseguita. Per le palpebre superiori preferiamo utilizzare un altro peeling misto che si chiama 0.5 e che sarà pubblicato nel 2016, che perfeziona la blefaroplastica chirurgica e in molti casi la sostituisce.

D) Il taglio timedchirurgico pulsato lento può essere utilizzato in altre regioni?
R) L’electroshaving con il taglio timedchirurgico pulsato lento è la metodica di scelta per l’asportazione delle neoformazioni del bordo palpebrale. Esso consente di asportare con precisione la neoformazione, mantenendo l’integrità dei tessuti residui. Il concetto di autorigenerazione dell’organismo alla base dell’electroshaving è da noi applicato in tutte le neoformazioni benigne del volto e del corpo che, escisse chirurgicamente e suturate, darebbero luogo a cicatrici evidenti. L’electroshaving non produce artefatti chirurgici e, se eseguito correttamente, non residua segni visibili.

D) Perché è così importante una buona anestesia locale?
R) L’azione emostatica dell’epinefrina contenuta nella soluzione anestetica permette all’operatore di riconoscere il piano di clivaggio tra la neoformazione e i tessuti sani.

D) L’electroshaving presuppone il mantenimento di uno strato dermico sottostante?
R) In linea di massima sì. Se la neoformazione è profonda a volte vediamo qualche piccola area di tessuto adiposo. Dove le neoformazioni occupano tutto lo spessore della cute, ad esempio i siringomi palpebrali, le microescissioni eseguite con il taglio timedchirurgico pulsato lento possono essere suturate. Ricordiamo che il taglio timedchirurgico pulsato lento è in grado di eseguire una losanga tra le due lineette di un millimetro.

D) La medicazione è importante?
R) La medicazione dopo electroshaving è importante. Il bordo palpebrale ha una grande capacità rigenerativa è richiede l’applicazione di una pomata alla collagenasi fino alla formazione della crosta. Dopo electroshaving nelle altre regioni del volto e del corpo è necessario applicare tutti i giorni per una settimana una pomata alla collagenasi. Prima di riapplicare la pomata è necessario rimuovere con un bastoncino cotonato umido la pomata precedentemente applicata. Dopo una settimana si può applicare una polvere antisettica. Subito dopo l’applicazione il paziente deve rimuovere con il cotone idrofilo tutta la polvere che non è rimasta attaccata alla perdita di sostanza.

D) Che vantaggi ha il taglio timedchirurgico pulsato rapido rispetto al bisturi e al laser?
R) Il laser ustiona i tessuti, ed è di difficile controllo. Il bisturi si può certamente utilizzare ma per la chirurgia palpebrale preferiamo utilizzare il taglio pulsato rapido. Questo taglio è emostatico, non deforma i tessuti, consente una estrema precisione di incisione della cute e dei muscoli, permette una perfetta visibilità e dei tempi di guarigione dimezzati rispetto al taglio effettuato con il bisturi. Il taglio timedchirurgico pulsato usato sulle mucose, ad esempio sul vermiglio, non residua cicatrici visibili.

D) Che caratteristiche hanno gli elettromanipoli?
R) Gli elettromanipoli realizzano le numerose tecniche standardizzate (più di 70) della Timedsurgery. Gli elettromanipoli EM10 hanno una punta elastica conica di sezione triangolare e di diverso diametro per le diverse applicazioni (EM10 Bianco 0,08 mm, EM10Verde 0,10 mm, EM10 Grigio 0,15 mm, EM10 Giallo 0,20 mm, EM10 Nero 0,30 mm. L’EM15 ha una punta cilindrica di 1,5 mm).

D) Nella palpebra inferiore sono asportate completamente le borse adipose?
R) Sì, asportiamo completamente le borse adipose. Le borse adipose delle palpebre hanno la caratteristica di trattenere l’acqua e di gonfiarsi in relazione al contenuto di sodio alimentare o alle intolleranze. Se la regione ha poco tessuto sottocutaneo possiamo eseguire un Adipofilling che potrà correggere il solco lacrimale, l’occhiaia e aumentare la regione malare.

D) Alcuni chirurghi dicono che le borse adipose della palpebra inferiore non devono essere rimosse completamente, cosa ne pensa?
R) La debolezza congenita del septum orbitae consente al tessuto adiposo retro bulbare di erniare in superficie. Le borse adipose sono pertanto in una posizione anatomica anomala. Questo è un motivo sufficiente per la loro rimozione. L’asportazione completa delle borse adipose, oltre a eliminare il gonfiore delle palpebre, crea un incavo che distende la pelle. Questo fatto è molto utile nella blefaroplastica transcongiuntivale dove la cute non viene quasi mai asportata. Se vogliamo essere maliziosi dobbiamo dire che l’asportazione di tutte le borse nella blefaroplastica inferiore richiede una pazienza che non tutti hanno.

D) Nella vaporizzazione dei tessuti della “borsa” malare, quando l’elettrodo è superficiale cosa si sente con il dito?
R) Si sente calore. Il calore ci dà indicazioni anche sulla profondità dell’elettrodo.

D) Cosa consiglia in questo intervento?
R) Consiglio di allargare la vaporizzazione anche sui margini della “borsa” malare per sfruttare la retrazione dei tessuti.

D) Cosa si può fare per prevenire la recidiva della borsa malare?
R) La paziente dovrebbe fare un lifting elastico delle sopracciglia e delle regioni temporali. Il solco lacrimale e la regione malare si può correggere in maniera permanente con un Adipofilling o correggere con la rivitalizzazione volumetrica. Questa ultima stimola la crescita dei tessuti. Naturalmente un MACS e Neck lift elastico potrebbe ulteriormente ringiovanire la paziente.

D) Dopo l’Adipolisi Timedchirurgica c’è fibrosi del tessuto sottocutaneo?
R) Non c’è apparente fibrosi, i micro tunnel dell’Adipolisi, seppur numerosi, sono troppo piccoli per creare un indurimento permanente dei tessuti.

D) La blefaroplastica superiore è il primo intervento di chirurgia estetica antinvecchiamento, è corretto?
R) Sì, ma la blefaroplastica superiore non è un intervento esclusivamente di estetica, ha anche un effetto funzionale. L’asportazione del grasso erniato consente una apertura maggiore e più facile delle palpebre.

D) Con il resurfacing timedchirurgico in Coagulazione non c’è il rischio di produrre un’azione lesiva maggiore di quella necessaria?
R) Il resurfacing timedchirurgico ha una azione potente ma superficiale. Non provoca un riscaldamento profondo che danneggia i tessuti sani sottostanti. Ricordiamo che il resurfacing è anche usato per l’emostasi durante l’electroshaving, intervento in cui la rigenerazione cutanea inizia subito dopo l’asportazione della neoformazione, per l’assenza di necrosi.

D) Perché sono necessarie due sedute?
R) Lo xantelasma è dovuto a una predisposizione famigliare metabolica, pertanto è impossibile affermare che la scomparsa della lesione sarà definitiva. L’operatore dirà al paziente che il trattamento necessita due sedute e che lo xantelasma è dovuto a una alterazione metabolica.

D) Nella timedchirurgia esistono più di 72 tecniche con i relativi dati di programmazione?
R) La Timedchirurgia (Technique for the Implementation of Measured Electrosurgical Data) utilizza il Timed TD 50 Micropulse un apparecchio nato per essere programmabile. Questo significa che è possibile tenere sotto controllo tutti i parametri che condizionano l’effetto di una corrente ad alta frequenza. La corrente ad alta frequenza non risente del colore della cute ma si basa sulla conducibilità elettrica, molto simile tra individue e individuo. Ognuna delle oltre 70 applicazioni ha precisi dati di programmazione e un elettromanipolo specifico. Sono state realizzate apposite correnti per realizzare interventi prima impossibili, come la disepitelizzazione della cute, il taglio timedchirurgico rapido o lento, il resurfacing, ecc.

D) Il risultato del peeling timedchirurgico misto è permanente nel tempo?
R) Sì, il peeling misto del labbro non dovrà più essere ripetuto. Solo se dovesse rimanere visibile una ruga è possibile disepitelizzare 5 mm di cute e applicare la resorcina ma questo accade raramente.

D) Quando il paziente può esporsi al sole?
R) Non appena scompare l’arrossamento il paziente può esporre il labbro al sole per stimolare i melanociti presenti negli sfondati dei follicoli piliferi.

D) Ci possono essere problemi di iperpigmentazione?
R) No, non ci possono essere.

D) Ci possono essere problemi di ipopigmentazione?
R) Se l’intervento è eseguito correttamente no. Bisogna applicare la soluzione satura per i tempi prestabiliti e sulla cute del labbro dove sono presenti le rughe esattamente dove i peli terminali sono in maggior.

D) Come agisce la soluzione satura di resorcina?
R) La soluzione satura di resorcina in soluzione acquosa è inefficace sulla cute integra ed agisce esclusivamente sulla cute disepitelizzata. L’eliminazione dell’epidermide consente alla resorcina un azione uniforme su tutta l’area. Durante il frost la soluzione satura di resorcina esercita un’azione tossica sui melanociti. La diminuzione del numero dei melanociti rende la resorcina il depigmentante più interessante.

D) Come si medica il paziente?
R) Dopo aver lavato la soluzione satura, l’operatore applica una soluzione di cortisone, ad esempio una fiala di Betametasone. Nelle successive ore il paziente si asciuga più volte con un fazzoletto di carta, fino a quando si forma una sottile crosta che dovrà essere lasciata cadere da sola. Quando la crosta cade residuerà un leggero arrossamento che scompare completamente in pochi mesi. Durante questo periodo il paziente applica mattino e sera una crema all’ossido di zinco.

D) Come si fa la soluzione satura di resorcina?
R) Una piccola quantità di polvere di resorcina è sciolta in poche gocce d’acqua. Quando alcuni granuli di resorcina rimangono sul fondo, la soluzione è satura.

D) Con questo intervento si sostituisce l’epidermide acromica con un’epidermide coltivata dotata di melanociti? Qual è il vantaggio di questo intervento?
R) La disepitelizzazione timedchirurgica residua un derma integro. Se il derma è integro l’attecchimento dell’innesto avviene al 100%. Con questo intervento la cute ripigmentata si presenterà come la normale cute del paziente, senza alcun artefatto chirurgico o cicatriziale.

D) Questa tecnica può essere usata in tutte le vitiligini?
R) No, solo nella vitiligine stabile e nel piebaldismo.

D) Si può ripigmentare anche le cicatrici?
R) Sì. Questo intervento lo abbiamo eseguito con successo in numerose ampie cicatrici acromiche.

D) Nelle piccole acromie cicatriziali utilizzate questa tecnica?
R) No, è troppo costosa. Se le cicatrici sono piccole, utilizziamo solo una microvaporizzazione Timed di un terzo di centesimo di secondo a 50 Watt. Elimando l’epidermide acromica nei margini e sopra la cicatrice questa si riepitelizzerà dall’epidermide limitrofa della cute sana e riavrà la normale pigmentazione.

D) Quali acromie trattate con la microvaporirzzazione timedchirurgica?
R) Trattiamo le piccole lesioni acromiche iatrogene, quelle da sole, facciamo anche sparire alla vista le cicatrici chirurgiche acromiche del volto e del corpo.

D) La disepitelizzazione timedchirurgica pulsata per quali altri interventi può essere utilizzata?
R) Per eliminare le rughe profonde del labbro e le zampe di gallina, per depigmentare le macchie dermo-epidermiche, per il trattamento delle verruche piane recidive e per il trattamento dell’epidermolisi bollosa. In quest’ultimo intervento l’epidermide patologica è sostituita con un’epidermide modificata con l’ingegnieria genetica.

D) Come si applica la polvere antisettica?
R) Si fa cadere la polvere su un po’ di cotone e si applica come una cipria, poi si asporta tutta la polvere superflua con il cotone. Bisogna che la crosta rimanga sottile.

D) Per generare il microarco cosa bisogna fare?
R) Il microarco si genera attraverso l’aria. Si tocca il tessuto con la punta dell’elettrodo, si allontana l’elettrodo e scocca il microarco che ionizza l’aria. L’aria ionizzata è conduttiva e mantiene i microarchi quando l’elettrodo è passato molto vicino al derma.

D) Quanto tempo deve passare fra una seduta e l’altra?
R) Sul volto un minimo di due mesi.

D) Per le cheratosi del corpo il trattamento è diverso?
R) Per le cheratosi del corpo è necessario essere molto più delicati, si utilizza il resurfacing timedchirurgico o emissioni temporizzate di 50 Watt per 1, 2 o 3 centesimi di secondo.

D) Quale di queste due opzioni è preferibile?
R) Stiamo valutando la seconda che ha il vantaggio di essere molto ben sopportata senza anestesia e non residua ipopigmentazioni.

D) Le piccole cheratosi del volto?
R) Per ora utilizziamo il resurfacing in Coag a 27 Watt o 38 Watt, con l’elettromanipolo EM15, è lo stesso trattamento delle piccole lentigo senili del volto. Per queste ultime lesioni è possibile anche eseguire l’Electroporo cosmesis, seguita da toccature da un acido citrico 45% o TCA 25% saturo di Resorcina. Un’altra opzione sono i 50 Watt per 1 o 2 centesimi di secondo oppure l’opzione più delicata, si imposta la funzione di resurfacing, 50 Watt, e si temporizza il Timed a 1 centesimo di secondo oppure a 6 centesimi di secondo. Nel primo caso si ha una emissione di 1/3 di centesimo di secondo, con la seconda programmazione l’emissione è di 2/3 di centesimi di secondo.

D) L’electroshaving con il taglio timedchirurgico pulsato lento consente l’escissione delle piccole neoformazioni del volto e del corpo con un risultato estetico. Quali precauzioni devono essere prese?
R) Deve essere utilizzata una lente di ingrandimento ed è rimossa solo la neoformazione, senza ustioni dei margini. Per l’assenza di ustioni marginali la guarigione può iniziare immediatamente. Il paziente applica una piccola quantità di pomata di collagenasi e cloroamfenicolo (Iruxol) ogni due giorni, fino alla formazione della crosta. Prima di applicare la pomata il paziente deve pulire delicatamente l’area asportando la pomata della precedente medicazione, con un bastoncino cotonato. Se è presente molta essudazione o non si è formata una crosta, dopo due o tre giorni, è applicata una polvere antisettica (Ektogan). Quando si è formata la crosta questa deve staccarsi spontaneamente. Rimuovere la crosta prima della sua caduta spontanea può provocare una cicatrice inestetica. Quando la crosta sta per staccarsi il paziente quando va a letto deve coprirla con un cerotto in modo da evitare gli sfregamenti con il cuscino e con le lenzuola. Quando si effettua un electroshaving nel corpo è consigliabile aggiungere una goccia di triamcinolone acetato (Kenacort A) alla soluzione anestetica per ridurre il rischio di cicatrici ipertrofiche.

D) Quanto triamcinolone acetato dovrebbe essere aggiunto?
R) Una piccola quantità di triamcinolone acetato è aspirato nella siringa e poi svuotato nel flaconcino; la piccola quantità di triamcinolone che rimane nell’estremità della siringa e nell’ago è sufficiente a realizzare una prevenzione delle cicatrici ipertrofiche.

D) Come viene applicata la polvere antisettica?
R) Si mette una piccola quantità di polvere su un batuffolo di cotone e si tampone la ferita. Dopo alcuni secondi il batuffolo di cotone è utilizzato per rimuovere tutta la polvere antisettica in eccesso che non ha aderito alla ferita. In questo modo la ferita respira e non si infetta.

D) La polvere viene applicato più volte al giorno?
R) Si consiglia di farlo nei primi giorni.

D) Perché si chiama peeling misto?
R) Perché è l’unione di una tecnica fisica (disepitelizzazione timedchirurgica pulsata), con una tecnica chimica (peeling).

D) I risultati del peeling misto sono eccellenti in tutti i pazienti?
R) Si, è comunque importante evitare i pazienti molto amanti del sole, quelli che hanno la pelle scura, i depressi, ecc.

D) Si può verificare una iperpigmentazione?
R) No. Piuttosto un leggera ipopigmentazione che si corregge con il tempo e l’esposizione al sole. Il labbro superiore comunque è sempre un po’ macchiato e leggermente più scuro della cute circostante.

D) Quali sono i vantaggi del peeling timedchirurgico misto rispetto alle altre tecniche?
R) Il risultato è meraviglioso, le rughe scompaiono, la texture cutanea ringiovanisce, l’area bianca del labbra si accorcia e il risultato dura tutta la vita. L’intervento con la disepitelizzazione pulsata è semplice e senza rilevabili rischi.

D) Bisogna effettuare una prevenzione antierpetica?
R) No, la prevenzione per l’Herpes virus è prescritta solo nei pazienti predisposti.

D) Non si effettua la medicazione?
R) Il paziente si asciuga più volte con un fazzoletto di carta. La crosta deve essere sottile. Alla caduta della crosta il paziente non deve applicare creme per 48 ore per permettere la cheratinizzazione epidermica, poi applica una crema emolliente.

Korpo ringrazia il Medical Video Journal CRPUB.ORG open access per il mareriale che ci ha messo a disposizione.