FAQ

D) Quale anestetico si usa nella rinoplastica elastica?
R) Mepivacaina al 2%. Aggiungo anche ½ mg di adrenalina alla fiala da 10 ml.

D) Si sutura il foro di accesso nella pelle?
R) No, il foro cutaneo è fatto con un ago da 16 G e non rimane alcuna cicatrice. Si deve applicare un unguento antibiotico (Mupericina) fino a formare una crosta.

D) Si fanno sempre dei fori nell’osso?
R) Sì, perché garantiscono la stabilità del risultato.

D) Si esegue il pre-tunnelling in tutti i nasi?
R) È consigliabile farlo negli uomini e in tutti i nasi già operati.

D) Quale garanzia fornisce la fissazione del filo elastico nei fori ossei?
R) La fissazione ossea rende il risultato stabile nel tempo. Bisogna tenere presente che il sollevamento della punta del naso deve essere effettuato se c’è un certo grado di mobilità della porzione anteriore del naso. In un discreto numero di nasi, rimuoviamo una striscia della porzione anteriore del setto. Possono essere intrapresi interventi sulla gobba e sui processi frontali della mascella se non interferiscono con il percorso di impianto dei fili elastici.

D) È possibile accorciare la punta di tutti i nasi?
R) Sì, se la punta non deve essere modificata perché troppo larga. È anche possibile raddrizzare la punta del naso se è storta. Naturalmente, in alcuni nasi rimuoviamo la porzione anteriore del setto per consentire un accorciamento adeguato della punta. La rotazione assiale del Jano needle facilita il passaggio attraverso i tessuti.

D) Questa manovra di rotazione tipo tergicristallo viene eseguita solo nei nasi operati più volte?
R) No, viene eseguita in tutte le procedure dell’Elastic Plastic Surgery in cui i tessuti densi o cicatriziali ostacolano la progressione dell’ago a due punte. Innanzitutto, l’ago deve muoversi lentamente e si devono evitare strappi. Se si incontra resistenza, l’operatore può muovere l’ago avanti e indietro per rendere il tunnel più facilmente percorribile. Un’altra opzione è quella di pinzare l’ago Jano con il porta-ago e fare un movimento simile a quello di un tergicristallo. In questo modo, il movimento delle porzioni appiattite dell’ago aumenta il diametro del tunnel nell’area più vicina all’attacco del filo elastico all’ago. Questa area è la più critica perché in questa area il filo elastico non riesce ad allungarsi e diventare più sottile in modo da offrire minore resistenza al passaggio attraverso i tessuti. Bisogna tenere presente che il filo elastico è diverso da tutti gli altri fili chirurgici perché il percorso creato nei tessuti dall’ago a due punte è più grande rispetto a quello di un normale ago chirurgico.

D) Che preparazione è necessaria per l’intervento di rinoplastica elastica?
R) È necessario che il paziente non abbia infezioni cutanee. Deve assumere un antibiotico dal giorno prima dell’impianto per circa dieci giorni e deve applicare l’unguento di Mupericina nelle narici (e nei fori del passaggio del Jano needle fino alla fine del tubetto). Utile anche assumere due capsule die di Angiovein.

D) Come funziona il lifting elastico del collo?
R) I lifting del collo tradizionali sono spesso deludenti per gli operatori che vedono risultati a breve o a lungo termine che non corrispondono all’impegno operatorio (scollamento ampio e manipolazione del platisma). È evidente il miglioramento visivo di un collo con un angolo cervico-mandibolare ben definito realizzabile senza alcuno scollamento del collo con l’impianto del filo elastico. Il filo elastico è fissato alle fasce di Loré non dietro l’orecchio, alla regione mastoidea. Il fissaggio anteriore evita i fastidiosi problemi respiratori e la sensazione di oppressione delle tecniche antecedenti. Il ripristino dell’angolo cervico-mandibolare può far sparire le rughe orizzontali basse del collo
Nei lifting elastici il collo non è scollato. La cute in eccesso tappezza il nuovo angolo cervico-mandibolare. In questo nuovo intervento elastico del collo le spille sono usate per collegare la sutura centrale alle due suture laterali che eliminano le pieghe verticali del collo.
La pelle cadente del collo è spesso causata dalle ptosi delle guance e può essere corretta con il solo MACS lift elastico. Nei pazienti con una ptosi media del volto del collo si esegue normalmente Il MACS lift elastico e il lifting elastico del collo semplice che consiste nell’impianto di una sola sutura elastica tra le due fasce di Loré. L’impianto avviene dallo stesso accesso alla basetta del MACS lift. Nei pazienti con ptosi del volto e del collo severa si possono eseguire contemporaneamente il MACS lift elastico e il lifting elastico del collo con tre suture e quattro spille. A volte quest’ultimo intervento è differito per non contrastare la risalita delle guance.
Il terzo inferiore del volto e il collo sono strettamente collegati. Il lifting elastico delle rughe della marionetta traziona i tessuti sull’arco mandibolare. I tessuti preauricolari in eccesso sono sportati. Se la struttura mandibolare è carente è aumentata di volume con l’Adipofilling di piccoli frammenti lobulari. Se è presente un eccesso cutaneo sotto mentoniero si asporta chirurgicamente con una losanga che si ferma all’angolo cervico-mandibolare.

D) È possibile anche impiantare quattro fili elastici?
R) Sì, se si desidera il massimo effetto di trazione questo è possibile. Poiché non residuano cicatrici si può intervenire anche successivamente se si desidera migliorare la trazione o cambiare ulteriormente l’inclinazione degli occhi.

D) Le foto preoperatorie sono importanti?
R) Sì, è necessario notare le differenze esistenti prima dell’intervento perché condizionano il risultato. Se c’è una diversa inclinazione degli occhi è possibile alzare il triangolo isoscele per correggere l’asimmetria. Se un occhio è più corto e più tondo come in questa paziente, la correzione si fa impiantando un terzo filo elastico nello stesso intervento.

D) Il passaggio dell’ago a due punte avviene sempre alla stessa profondità?
R) No. Il fissaggio alla galea capitis è subito sopra il periostio che è preferibile non toccare. Quando l’ago a due punte attraversata la galea capitis cambia direzione è possibile che fissi il filo ancora per 1 cm poi il percorso avviene subito sopra la fascia superficiale. Passato il ramo frontale del nervo facciale il Jano needle si approfonda è esce parzialmente sotto le ciglia della palpebra inferiore. Successivamente il decorso continua ad essere sottocutaneo. Solo in vicinanza del foro di accesso può approfondirsi per poi uscire dal foro. Il passaggio del Jano needle dall’estremità della base alla palpebra inferiore può, soprattutto negli uomini, essere eseguito in due fasi.

D) Come si fa a valutare l’allungamento?
R) Con una documentazione fotografica ben fatta non è difficile. Ad esempio, si può valutare la distanza tra il canto esterno e la fine laterale del volto.

D) Dopo la cantopessi gli occhi si allungano e si assottigliano?
R) Sì. Diventano in questo modo più fascinosi e più giovani. Invecchiando, gli occhi prima a mandorla diventano tondi perché i legamenti cedono. Quindi la cantopessi elastica è un intervento di ringiovanimento. Può anche essere eseguita nei pazienti che hanno gli occhi troppo vicini tra di loro. Con la cantopessi elastica questo difetto scompare. Dopo la cantopessi può manifestarsi una ridondanza della pelle della palpebra superiore che è facilmente corretta con una escissione.
Dopo la cantopessi gli occhi possono anche essere ingranditi, anche se è raro che questo sia richiesto.

D) Come si possono ingrandire gli occhi?
R) Durante una blefaroplastica superiore asportando il grasso palpebrale che impedisce una completa apertura della puleggia palpebrale, oppure asportando dall’interno delle palpebre una piccola losanga mediale a circa 10 mm/11 mm dal bordo ciliare.

D) Il risultato della cantopessi elastica è permanente nel tempo?
R) Sì, ad oggi la cantopessi elastica risulta perfettamente stabile nel tempo

D) Si possono rimuovere i fili?
R) Sì, ma è necessario fare una piccola incisione a livello della attaccatura dei capelli dove è situato il nodo

D) Che consigli può dare a chi inizia a fare questo intervento?
R) La cantopessi elastica è più facile di quel che sembra. Il passaggio nella galea capitis fissa il filo elastico. Poi il tratto dalla base del triangolo fino a sotto il canto esterno della palpebra inferiore può essere eseguito anche in due tempi. Un po’ di attenzione è richiesta solo nell’attraversamento del retinaculum. L’efficacia di questo passaggio è determinata dall’allungamento dell’occhio.
Se ci sono altri difetti, ad esempio, delle borse palpebrali evidenti e la paziente richiede solo l’allungamento degli occhi evitate di operarla. In questo caso la paziente dimostra di non sapere niente di estetica del volto e darà la colpa del suo aspetto non perfetto al millimetro che, secondo lei, rende asimmetrico e meno piacevole il suo sguardo. Se al contrario le borse sono poche l’allungamento dello sguardo può essere migliorativo. A volte effettuiamo la blefaroplastica inferiore transcongiuntivale e nello stesso intervento la cantopessi elastica. Il paziente risolve insieme due suoi problemi estetici.

D) Il lifting elastico del labbro inferiore può essere eseguito anche per motivi neurologici o cicatriziali?
R) Sì, può essere eseguito anche quando si desidera rendere meno visibili i denti inferiori.

D) Cosa si può fare per gli esiti di iniezione di silicone liquido?
R) L’Adipofilling migliora la qualità della cute, le irregolarità della superficie cutanea e riduce gli effetti reattivi al silicone. Frequentemente asportiamo il silicone liquido iniettato nel vermiglio. Usiamo il taglio timedchirurgico pulsato che residua cicatrici pressocché invisibili.

D) Quali altre tecniche si possono utilizzare per migliorare questa regione del volto?
R) Tossina botulinica, filler, Adipofilling, Adipolisi, ginnastica facciale, Electroporo Cosmesis con successiva applicazione di Resorcina e i sieri bionici da applicare a casa tutti i giorni. Lifting elastico del collo senza scollamento dei tessuti ma solo riposizionamento con incisione cutanea dietro un lobo o entrambi i lobi.

D) Che scollamento si esegue per asportare la cute in eccesso?
R) L’incisione è la stessa del lifting tradizionale. Si scolla la cute che si pensa di dover asportare. Si fissa il margine cutaneo alla cartilagine dell’orecchio con un filo assorbibile a lunga persistenza.

D) Quali sono le prescrizioni pre e post-operatorie?
R) In questo intervento le prescrizioni istruzioni pre e post-operatorie hanno rilevanza perché il 30% degli individui ha nel naso lo stafilococco aureus, è necessario, pertanto, che il paziente esegua una prevenzione antibiotica mirata, prima e dopo la rinoplastica elastica, utilizzando anche antibiotici topici. È possibile utilizzare anche gli specifici estratti antibatterici vegetali (Angiovein cps). (Naturalmente se un paziente ha in corso infezioni cutanee del volto e consigliabile rimandare l’intervento alla completa guarigione).

D) Quali sono le avvertenze in questo intervento?
R) In questo intervento correggiamo alcuni i difetti del naso, il gibbo cartilagineo e la deviazione anteriore del setto, senza attraversare il tragitto del filo elastico. Non desideriamo che si sia una comunicazione del tragitto del filo con l’esterno. È possibile anche ridurre il gibbo osseo e fratturare a legno verde i processi montanti del mascellare (con scalpello esterno di 2 mm). Il filo elastico è preferibile che sia l’Elasticum EP3.5. La punta del naso non deve opporre resistenza al sollevamento. Se ci sono resistenze alla risalita della punta è necessario intervenire sul setto anteriore per ridurla. Non eseguiamo più il microtaglio di accesso del filo con una microlama, preferiamo fare l’accesso con un semplice ago 16 G o 18 G, perché non lasciano cicatrici. Abbiamo migliorato il fissaggio ai tessuti profondi del procero con due passaggi a zig-zag dell’ago a due punte come si può vedere nella video pubblicazione.

D) Quali ulteriori evoluzioni ha avuto la gluteoplastica elastica?
R) Oltre alla standardizzazione della anestesia locale si impianta, a volte, un terzo filo. Il cerchio superiore ha una buona persistenza dell’effetto. Il cerchio inferiore a volte non mantiene perferramente la forma data perché il filo è più lungo. Per ovviare a questo fenomeno possiamo utilizzare le spille di sicurezza, già da noi usate utilizzate nei lifting elastici del collo. Le spille tengono fuori dai tessuti i fili elastici dei due cerchi nel punto dove i due cerchi si separano. Una sutura di poliestere 3-0 unisce i due fili elastici. In questo modo la strutture compattante dei tessuti molli risulta consolidata. Anche il terzo filo può essere unito agli altri fili, tramite le spille di sicurezza, per consolidare la struttura contenitiva della gluteoplastica elastica. Un’altra innovazione è la sostituzione del bisturi microchirurgico con un ago 16G o 14G. I fori realizzati dagli aghi non residuano cicatrici. Gli aghi del 16 G sono anche utilizzati nella rinoplastica elastica, nella cantopessi elastica, nel lifting elastico delle guance, ecc.

D) Che consigli dà ai colleghi che desiderano effettuare questo intervento?
R) Consiglio di vedere le video pubblicazioni precedenti per le modalità di esecuzione.

D) L’ago a due punte fissa il filo elastico alla cieca?
R) Sì. Non è una novità. Anche nel volto spesso si fissa il filo elastico transcutaneo, ad esempio, alla fascia di Loré. Per facilitare il passaggio del Jano needle, l’ago può essere leggermente incurvato. Il tragitto può essere controllato con un ecografo operatorio.
D) Quali sono i candidati ottimali per questo intervento?
R) I soggetti magri che hanno una diastasi intorno ai 3 cm – 4 cm.

D) L’Adipolisi può essere effettuata anche in altre aree?
R) Sì. Con l’Adipolisi si interviene sui volumi cadenti delle guance, sulle pliche nasolabiali, sulle borse malari, su tutti i piccoli eccessi volumetrici di grasso. L’Adipolisi si esegue con una particolare corrente del Timed e un elettromanipolo parzialmente isolato, EM10 Grigio di 0,15 mm di diametro. L’Adipolisi deve essere eseguita in un tessuto non infiltrato con l’anestetico locale.

D) Quanti passaggi dell’Elettromanipolo EM10 parzialmente isolato si effettuano? Quali sono i Dati di Programmazione?
R) Normalmente si effettuano 100 -150 passaggi per area. La regione che deve essere diminuita di volume è divisa in aree in relazione alle dimensioni dell’elettrodo. L’elettrodo attraversa la cute senza lasciare cicatrici.Dati di Programmazione: Direct Pulsed 0,3/5,3 centesimi di secondo – Coag – 38 Watt – EM10 Grigio parzialmente isolato.

D) Nella Cantopessi elastica non sono necessarie incisioni cutanee nel canto. Quali sono i vantaggi?
R) L’intervento è semplice e può essere effettuato con una incisione di 2 mm alla attaccatura dei capelli. Spesso la Cantopessi elastica è richiesta da pazienti che si sono già sottoposti a blefaroplastiche e cantopessi. Si evitano con la Cantopessi elastica ulteriori cicatrici in questa regione. Un altro vantaggio è la possibilità di impiantare senza problemi altri fili elastici di trazione. Un ulteriore vantaggio è determinato dal fatto che il triangolo isoscele che traziona il canto traziona anche i tessuti laterali degli occhi liftando questa area. Naturalmente passando dall’incisione del MACS lift non è possibile inclinare troppo gli occhi. Se il paziente desidera gli occhi da gatto è necessario fare un piccolo accesso, anche di solo 2 mm, più in alto. In questo caso il fissaggio avviene nel retinaculum sotto cantale.

D) Date spesso il punto di sutura riassorbibile nel retinaculum dopo aver fissato il filo elastico?
R) Non lo diamo più. Abbiamo imparato a fissare il filo elastico in profondità nel tessuto fibroso del retinaculum. L’ago a due punte deve andare in profondità dove incontra resistenza alla penetrazione. Il fissaggio al tessuto fibroso rende perfettamente stabile la cantopessi. Non c’è alcuna necessità di un fissaggio supplementare.

D) Ci sono stati problemi di asimmetrie?
R) Se il triangolo isoscele è identico e correttamente posizionato non ci possono esser problemi di asimmetria che derivano dalla cantopessi elastica.

D) Quali sono gli altri interventi che lei esegue per ringiovanire le palpebre inferiori?
R) La blefaroplastica transcongiuntivale, con cui asportiamo tutte le borse adipose erniate dal septum orbitae; il peeling timedchirurgico misto, che elimina le rughe e i festoni palpebrali; l’Adipofilling cellulare, che può essere iniettato subito sotto la sottile cute palpebrale per correggere i solchi lacrimali e le orbite scavate e dare nuova vita alla cute.

D) Se lei rimette il grasso perché asportare tutte le borse adipose?
R) L’asportazione di tutte le borse permette la retrazione della cute che nella maggior parte dei pazienti elimina la necessita di un peeling misto. La rimozione completa del grasso crea inoltre il naturale incavo sotto le ciglia. Per quanto riguarda il grasso è necessario non confondere le borse adipose con L’Adipofilling cellulare. La borse adipose trattengono acqua. Se il paziente alla sera mangia la pizza o salumi, al mattino avrà un gonfiore palpebrale dove non sono state asportate le borse. Gli adipociti e le cellule stromali non hanno la stessa capacità di trattenere l’acqua. Molti chirurghi dicono di non asportare tutto il grasso perché per asportare tutto il grasso erniato è necessario avere molta esperienza e un apparecchio come il Timed che consente, con il taglio timedchirurgico pulsato rapido, attraverso due incisioni di 8 mm la rimozione selettiva delle borse.

D) Quanto è lunga la base del triangolo isoscele della cantopessi elastica?
R) Da un minimo di 2,5 cm fino a 3,5 cm.

D) Quali sono i vantaggi della cantopessi elastica rispetto alle tecniche di cantopessi tradizionali?
R) Nella cantopessi elastica non si interviene direttamente sul canto. Il triangolo isoscele traziona anche i tessuti laterali al canto. Il filo elastico è fissato alla fascia temporale attraverso una incisione di pochi millimetri, eseguita alla attaccatura dei capelli. La cantopessi tradizionale è un intervento complesso. il fissaggio, normalmente eseguito nel periostio dell’arcata orbitaria non è sempre stabile. Le asimmetrie delle cantopessi tradizionali richiedono un nuovo intervento che causa un ulteriore danno trofico alla regione. Con la cantopessi elastica non si danneggia l’area del canto. Se il paziente desidera modificare ulteriormente la forma degli occhi si possono impiantare altri fili elastici. L’intervento come si vede è semplice. Un altro vantaggio della cantopessi elastica è la correzione degli occhi troppo vicini.
D) Quali sono le avvertenze nella cantopessi elastica?
R) La base del triangolo isoscele deve essere larga da 2,5 cm a 3 cm. Arrivato sotto il canto la punta del Jano needle deve attraversare il tessuto fibroso del retinaculum, che oppone una discreta resistenza. Superato il canto la punta del Jano needle deve approfondirsi per attraversare il tessuto fibroso. L’attraversamento del retinaculum garantisce la stabilità del risultato. È necessario dire al paziente che la trazione del canto esterno può rendere più evidente la pelle cadente della palpebra superiore. che potrà essere asportata completando il ringiovanimento dello sguardo.
D) Nel disegno preoperatorio come si segna il percorso del ramo frontale del nervo facciale?
R) Il nervo è segnato con una linea retta che parte dall’estremità del lobo dell’orecchio ed arriva a mezzo centimetro dall’estremità della coda del sopracciglio.

D) Si può sollevare il canto attraverso l’incisione del MACS lift?
R) Gli occhi possono essere allungati. Se si desidera un sollevamento molto visibile è preferibile realizzare un triangolo isoscele sospensivo più in alto. Una incisione di pochi millimetri si effettua alla attaccatura dei capelli, più alta dell’incisione del MACS lift. Se si utilizza l’incisione del MACS Lift per eseguire la cantopessi elastica si ha un allungamento degli occhi che rappresenta un ringiovanimento naturale della forma originaria delle palpebre. Se il paziente ha gli occhi in giù il canto può essere visibilmente sollevato anche da questa incisione. La cantopessi elastica allungando gli occhi migliora visibilmente l’aspetto di chi ha gli occhi molto ravvicinati.
D) Usa esclusivamente suture riassorbibili?
R) Sì, uso suture riassorbibili con tempi di assorbimento diversi, 120 giorni in profondità, 30 giorni nel derma e circa 10 giorni in superficie.
D) La cute segnata con la pinza di Pitanguy è completamente asportata?
R) Sì, perché la trazione della cute contribuisce a sollevare i volumi.
D) Non c’è il rischio che non si riesca a chiudere la perdita di sostanza?
R) Non è mai successo, ma se succedesse si scolla per ½ cm o 1 cm la parte superiore della basetta e si sutura. Il lembo è comunque fissato alla fascia temporale.
D) In alcune donne le basette sono basse. Come ci si comporta?
R) Nelle donne l’incisione ci consente di diminuire le basette troppo lunghe, che tolgono luce al volto.
D) Il MACS lift Elastico può migliorare i risultati dei face lift tradizionali?
R) Questo intervento è in grado di migliorare i lifting tradizionali senza danneggiare il trofismo delle guance e del collo che, come è noto, non sono scollati. L’aumento della base dei triangoli isosceli consente di sollevare anche volti pesanti. L’impianto dei fili elastici sostituisce le manipolazioni dello SMAS con il vantaggio di accessi minimi anche di pochi millimetri, di evitare tutti i danni vascolari e nervosi dello scollamento caratteristico dei lifting tradizionali, di eseguire un intervento semplice in anestesia locale, che può essere sempre perfezionato con piccoli interventi ambulatoriali di impianto di ulteriori fili elastici, ad esempio per correggere le rughe della marionetta, o con l’Adipofilling che corregge i volumi mancanti o ringiovanisce la cute in profondità, con i peeling misti che ringiovaniscono la cute in superficie, infine con i sieri bionici Korpocare che mantengono giovani e compatti i tessuti, sono INCI verdi, e realizzati con una tecnologia nucleare.
Dopo l’intervento l paziente esce senza bendaggi, con solo un unguento sulle incisioni. Le piccole alterazioni della cute trazionata sono mascherabili dai capelli e scompaiono, dopo poco tempo. Il risultato permane perché i fili non tagliano i tessuti e si trasformano in legamenti.
Il MACS lift elastico, se è necessario, può essere eseguito anche nella terza decade, perché è poco invasivo e previene la ptosi gravitazionale.
D) Alcuni chirurghi pensano che le sospensioni con i fili non siano efficaci…
R) Evidentemente questi chirurghi non sono informati, non desiderano approfondire, o non vogliono imparare nuove tecniche. Non ho mai messo fili sospensivi riassorbibili e neppure i comuni fili sospensivi non riassorbibili. Dopo aver ideato nel 1983 l’ago a due punte e averlo provato con tutti i fili di sutura esistenti, senza successo, ho ideato il filo elastico insieme a un nuovo ago a due punte. Questa unione funziona non solo sul volto e sul collo ma anche sul seno, sui glutei e sulle braccia e nelle escissioni cutanee di grandi dimensioni. I pazienti oggi non desiderano più sottoporsi ai lifting tradizionali. Desiderano fare interventi che non distruggono il trofismo della regione, quindi senza scollamenti delle guance e del collo che permettano, anche il giorno dopo, di uscire e che abbiano risultati naturali superiori ai risultati dei lifting tradizionali specie se eseguiti nella terza, quarta e quinta e sesta decade.
D) Il ramo frontale del nervo facciale non deve essere compresso?
R) Se lo scollamento rimane nel rettangolo disegnato non c’è alcun rischio di torpore del nervo. Se il nervo è compresso si può verificare una discesa del sopracciglio che dura da pochi giorni ad alcuni mesi. In questo caso si eseguono iniezioni di tossina botulinica per diminuire l’altezza del sopracciglio controlaterale, in attesa della ripresa della funzione.

D) Se sono trazionati tutti I tessuti compresi nei triangoli, la cantopessi elastica non solo allunga l’occhio ma traziona lateralmente anche i tessuti perioculari?
R) Esatto. È come mettere tre dita sulle tempie e trazionare lateralmente gli occhi La cantopessi elastica è molto più semplice, efficace e molto meno rischiosa di tutti gli interventi di cantoplastica e cantopessi. Inoltre, ha effetto su tutti i tessuti laterali al canto.

D) La cantopessi elastica si può fare contemporaneamente ai lifting del volto?
R) Sì. Si può fare da sola se il paziente desidera solo allungare o modificare gli occhi. Quando si esegue un MACS lift elastico spesso suggeriamo di ringiovanire gli occhi con la cantopessi elastica nello stesso intervento. Si può eseguire anche durante il lifting delle guance senza scollamento e durante il lifting temporale e delle sopracciglia e anche durante le blefaroplastiche.
Invecchiando, i nostri occhi diventano tondi, allungarli significa ringiovanirli e renderli più fascinosi. Dopo la cantopessi elastica spesso si esegue la blefaroplastica superiore perché allungando gli occhi può rendersi più evidente la plica laterale delle palpebre superiori.

D) Quali avvertenze è necessario seguire?
R) In questa regione il passaggio dell’ago è subito sopra la fascia superficiale, quindi non è particolarmente superficiale. Anche la base del triangolo isoscele non è particolarmente stretta è uguale o superiore a 3 cm.
Il filo è normalmente bagnato prima dell’impianto con glicerolo 10% in soluzione fisiologica.
Quando il Jano needle arriva a pochi millimetri dal canto o meglio sotto la parte bassa del canto l’operatore sposta la punta dell’ago lateralmente e in profondità per attraversare il retinaculum laterale inferiore della palpebra, un tessuto fibroso denso che resiste alla trazione. Ci si accorge facilmente di averlo attraversato per la resistenza che presenta alla penetrazione dell’ago. Trazionare con un dito il canto mette in sicurezza queste manovre dell’ago a due punte. Il punto di fissaggio con una sutura 5-0 Quick del filo al retinaculum è facoltativo. Piccole variazione della tecnica sono comunque sempre possibili in questo intervento promettente ma recente.

D) Ci sono rischi nell’utilizzo del Jano needle nelle mammelle con impianto di silicone?
R) Normalmente impiantiamo i fili elastici conizzanti a ½ cm di profondità e il filo periareolare a 1 cm di profondità. In questa paziente abbiamo effettuato la conizzazione a 1 cm di profondità.
Non abbiamo mai avuto problemi per l’impianto o per motivi vascolari.

D) Operate anche le mammelle non ptosiche che sono state sottoposte a mastoplastica additiva?
R) Sì, spesso eseguiamo la conizzazione per eliminare l’aspetto artefatto creato dall’impianto. In questo modo le mammelle diventano a punta e la porzione anteriore delle mammelle è più mobile e naturale. L’areola conizzata non si allarga e i tessuti sottoareolari non si atrofizzano.

D) Il filo elastico sospensivo è fissato al tessuto sottocutaneo toracico?
R) Sì. Il filo elastico Elasticum EP4, Korpo, Italia è fissato nel sottocutaneo toracico esattamente nel punto di passaggio con la cute mammaria. La struttura dei tessuti sottocutanei toracici è idonea alla sospensione, come del resto i tessuti sottocutanei della mammella.

D) L’intervento è doloroso?
R) Non abbiamo segnalazioni dei pazienti a questo proposito. Se la paziente indossa il reggiseno il filo sospensivo non è trazionato e non si ha alcun fastidio.

D) Questo innovativo intervento dell’Elastic Plastic Surgery è anche preventivo della ptosi delle mammelle?
R) Sì. I nuovi “legamenti” conizzanti e sospensivi impediscono l’allungamento della cute e la ptosi.

D) Come sono i risultati?
R) I risultati della conizzazione sono eccellenti. Le mammelle risultano naturali e non sembrano operate. Anche i risultati della sospensione sono ottimi. Nei seni francamente ptosici è necessario valutare se la mastoplastica additiva è stata correttamente eseguita e se gli impianti sono stati scelti e posizionati secondo i canoni classici della bellezza. Dopo l’impianto dei fili è comunque possibile correggere le mastoplastiche non perfette spostando se è necessario l’areola per ottenere il risultato più gradevole.
Alcuni chirurghi pensano che non sia possibile sollevare in maniera permanente le mammelle con dei fili.
Il dr. Capurro ama distruggere le idee preconcette. Lo ha fatto con la flebologia e in questa sezione con la chirurgia estetica. Quindi invitiamo questi chirurghi a informarsi meglio.

D) Che altre soluzioni ci sono se il labbro è lungo?
R) Se il labbro è molto lungo si asporta la quantità di cute necessaria sotto la columella e ai lati, senza uscire dalle narici. Non si creano in questo modo cicatrici visibili.

D) Che avvertenze ci sono dopo l’intervento?
R) Il paziente deve pulire le piccole incisioni suturate e applicare una pomata antibiotica per almeno 20 giorni. Non deve usare cosmetici vecchi che possono essere inquinati.

D) A che età si fa questo intervento?
R) Si fa quando il paziente ha un labbro lungo. Naturalmente l’impianto dei fili elastici ha un efficace effetto preventivo, quindi è un intervento particolarmente indicato nei figli di genitori con labbro superiore lungo per prevenire l’inestetismo. Un’altra indicazione sono i pazienti con labbro superiore con un vermiglio sottile che desiderano aumentare in maniera naturale senza usare filler.

D) Che effetto ha il terzo filo?
R) Oltre a stabilizzare ulteriormente l’allungamento del labbro traziona la cute del labbro in profondità evitando il gonfiore postoperatorio.

D) La paziente si è già sottoposta a un accorciamento chirurgico del labbro?
R) Sì, e il labbro si è nuovamente allungato. I fili elastici oltre a sollevare il labbro impediscono che il labbro continui ad allungarsi.

D) Quali avvertenze nel post-operatorio?
R) Le piccole incisioni chirurgiche devono essere medicate con un unguento antibiotico. Localmente il paziente deve utilizzare solo prodotti cosmetici nuovi.

D) Esiste anche la sospensione del labbro inferiore?
R) Sì, si esegue per lo più nella rara agenesia del nervo facciale ed è pubblicata su CRPUB.

D) Il lifting elastico del naso si può eseguire in tutti i nasi?
R) Si può eseguire nei nasi che hanno una punta mobile. Evitiamo anche i nasi con difetti ossei troppo evidenti che operiamo di rinoplastica tradizionale. Il lifting del naso elastico può migliorare l’estetica di una elevata percentuale di nasi ritenuti lunghi. I nasi “normali” sono resi sbarazzini con un intervento mininvasivo e poco costoso. Il filo elastico corregge anche i nasi con angolo nasolabiale acuto, che hanno difficolta respiratoria.

D) Quando si trazionano i due capi del filo elastico è necessario tirare molto?
R) Sì. È necessario ipercorreggere la sospensione della punta. L’operatore deve tenere presente che nel naso ci sono anche dai 7 ai 10 ml di anestesia. Quando l’anestesia e l’edema scompaiono la punta del naso scende di alcuni millimetri.

D) Che avvertenze ci sono nel postoperatorio?
R) Prima della sutura della incisione di 2 millimetri spesso mettiamo nell’interno della cavità una spugna emostatica che serve a mantenere il nodo in profondità. Sulla incisione suturata facciamo applicare tutti i giorni la pomata antistafilococcica seguita da un piccolo cerotto. La pomata sarà applicata dal paziente nelle narici nei giorni postoperatori. Un cerotto a fionda che sollevi la punta del naso e alcuni cerotti sul dorso completano la medicazione, che sarà rifatta tutti i giorni. Nelle settimane successive il naso dovrà essere sempre lavato dentro e fuori. La regione nasale non è pulita. Il 30% dei pazienti è portatore dello stafilococco, questo deve essere considerato.

D) Se ci sono alterazioni del dorso nasale si utilizza un rinofiller?
R) Le alterazioni preesistenti del dorso nasale normalmente si minimizzano dopo la sospensione elastica e si correggono con un rinofiller. Se ci sono piccoli eccessi cutanei questi sono corretti con infiltrazioni locali di cortisone diluito.

D) Che tipo di rinofiller?
R) Utilizzo un acido ialuronico cross linkato non coesivo e diluito al 40%.

D) Il risultato è stabile nel tempo?
R) Sì, Il filo Elasticum si trasforma in un legamento e il risultato è perfettamente stabilizzato.

D) Che altre soluzioni ci sono se il labbro è lungo?
R) Si può impiantare una terza sutura elastica che si fissa in profondità subito sotto le narici poi il filo si superficializza e realizza un triangolo a circa metà del labbro. Se il labbro è molto lungo si asporta la quantità di cute necessaria sotto la columella e ai lati, senza uscire dalle narici. Poi si impiantano i due fili Una volta annodati si valuta se è possibile asportare ancora cute. In questo modo non si creano le cicatrici visibili dei lip lifting tradizionali.

D) Che avvertenze ci sono dopo l’intervento?
R) Il paziente deve pulire le piccole incisioni suturate e applicare una pomata antibiotica per almeno 20 giorni. Non deve usare cosmetici vecchi che possono essere inquinati.

D) A che età si fa questo intervento?
R) Si fa quando il paziente ha un labbro lungo. Naturalmente l’impianto dei fili elastici ha un efficace effetto preventivo, quindi è un intervento particolarmente indicato nei figli di genitori con labbro superiore lungo per prevenire l’inestetismo. Un’altra indicazione sono i pazienti con labbro superiore con un vermiglio sottile che desiderano aumentarlo in maniera naturale senza usare filler.

D) Come si fa a far ruotare bene il vermiglio?
R) Il Jano needle deve entrare nel vermiglio per 5 mm poi è estratto fino a quando rimangono 5 mm di punta nel tessuto muscolare. L’ago a due punte successivamente ruota per uscire parzialmente all’estremità dell’arco di cupido. Il suo tragitto deve essere sempre 5 mm dentro il vermiglio. Il decorso deve essere superficiale ma avere una buona presa sul vermiglio. In questo modo questo ruota.

D) Il lifting elastico del naso si può eseguire in tutti i nasi?
R) Si può eseguire nei nasi che hanno una punta mobile. Evitiamo anche i nasi con difetti ossei troppo evidenti che operiamo di rinoplastica tradizionale. Il lifting del naso elastico può migliorare l’estetica di una elevata percentuale di nasi ritenuti lunghi. I nasi “normali” sono resi sbarazzini con un intervento mininvasivo e poco costoso. Il filo elastico corregge anche i nasi con angolo nasolabiale acuto, che hanno difficolta respiratoria

D) Quando si trazionano i due capi del filo elastico è necessario tirare molto?
R) Sì. È necessario ipercorreggere la sospensione della punta. L’operatore deve tenere presente che nel naso ci sono anche dai 7 ai 10 ml di anestesia. Quando l’anestesia e l’edema scompaiono la punta del naso scende di alcuni millimetri.

D) Che avvertenze ci sono nel postoperatorio?
R) Prima della sutura della incisione di 2 millimetri spesso mettiamo nell’interno della cavità una spugna emostatica che serve a mantenere il nodo in profondità. Sulla incisione suturata facciamo applicare tutti i giorni la pomata antistreptococcica seguita da un piccolo cerotto. La pomata sarà applicata dal paziente nelle narici nei primi giorni postoperatori. Un cerotto a fionda che sollevi la punta del naso e alcuni cerotti sul dorso completano la medicazione.

D) Se ci sono alterazioni del dorso nasale si utilizza un rinofiller?
R) Le alterazioni preesistenti del dorso nasale normalmente si minimizzano dopo la sospensione elastica e si correggono con un rinofiller.

D) Che tipo di rinofiller?
R) Utilizzo un acido ialuronico cross linkato non coesivo e diluito al 40%.

D) In cosa differisce questa nuova video pubblicazione rispetto alla precedente del 2013? Capurro S. (2013): Lifting dei glutei con il filo elastico e la cannula a due punte, tramite due incisioni di 5 mm. CRPUB Medical Video Journal. Elastic Plastic Surgery section.
R) Per prima cosa le due circonferenze sono realizzate con un solo accesso. Le piccole incisioni sono effettuate con una lama microchirurgica SM67, più precisa della lama numero11.
La pre-tunnellizzazione, molto utile per penetrare facilmente con la Jano cannula nei tessuti fibrosi sottocutanei del gluteo, non era stata ancora pensata. Il filo elastico è bagnato più volte con lo iodiovinilpirrolidone diluito e non con gli antibiotici molto più costosi. Le suture cutanee sono tutte riassorbibili. La nuova video pubblicazione spiega chiaramente come la Jano cannula ruota per cambiare direzione o per continuare il suo percorso curvilineo senza superficializzarsi. Ogni superficializzazione residua nella rotazione, quando la punta anteriore diventa posteriore, un’introflessione cutanea che è necessario evitare.

D) La gluteoplastica elastica del video è stata realizzata in anestesia locale?
R) Sì. A volte diamo 10 gocce di una benzodiazepina per calmare il paziente. Solo su richiesta eseguiamo una anestesia locale assistita dall’anestesista.

D) Ci sono rischi di infezione?
R) I rischi ci sono sempre in questa regione. È necessario disinfettare bene con iodiovinilpirrolidone il campo operatorio e prescrivere una antibioticoterapia dalla sera che precede l’intervento. Un unguento antibiotico a base di Mupiricina deve essere applicato su tutte le incisioni per alcune settimane.
La paziente deve mantenere un elevato igiene locale con prodotti specifici e prendere alcuni giorni di riposo. Se va a lavorare il giorno dopo, aumentano i rischi di infezione.

D) Cosa bisogna fare se si infetta?
R) L’infezione è rarissima se avviene si seguono i protocolli per le infezioni dei tessuti molli. Si utilizzano normalmente due antibiotici, uno per i Gram+ e uno per Gram-.
Localmente si può iniettare con una cannula 25 G Teicoplanina diluita o Gentamicina più Clindamicina diluite, entrambe con una piccola quantità di lidocaina. Se l’infezione tende a recidivare nonostante i trattamenti antibiotici è necessario rimuovere i fili attraverso due piccole incisioni.

D) Il dolore postoperatorio, come si tratta?
R) Il dolore è soggettivo. Alla fine dell’intervento si fa una iniezione antidolorifica di 1 ml con Tramadolo + Ketorolac trometamina. Se il giorno dopo il paziente ha dolore si ripete l’iniezione dell’altro ml.
Il paziente continua nei tre giorni successivi con il Ketorolac trometamina sublinguale. Se dopo tre giorni si manifestano dolori localizzati si esegue una neuralterapia intradermica con procaina esattamente nel punto doloroso, questa evenienza è rara. Nella procaina mettiamo una piccola quantità di epinefrina per eliminare gli effetti vagali di questo anestetico.
Comunque il dolore della gluteoplastica dopo alcuni giorni è sopportabile.

D) Ci sono rischi nell’utilizzo del Jano needle nelle mammelle con impianto di silicone?
R) Normalmente impiantiamo i fili elastici conizzanti a ½ cm di profondità e il filo periareolare a 1 cm di profondità. In questa paziente abbiamo effettuato la conizzazione a 1 cm di profondità.
Non abbiamo mai avuto problemi per l’impianto o per motivi vascolari.

D) Operate anche le mammelle non ptosiche che sono state sottoposte a mastoplastica additiva?
R) Sì, spesso eseguiamo la conizzazione per eliminare l’aspetto artefatto creato dall’impianto. In questo modo le mammelle diventano a punta e la porzione anteriore delle mammelle è più mobile e naturale. L’areola conizzata non si allarga e i tessuti sottoareolari non si atrofizzano.

D) Il filo elastico sospensivo è fissato al tessuto sottocutaneo toracico?
R) Sì. Il filo elastico Elasticum EP4, Korpo, Italia è fissato nel sottocutaneo toracico esattamente nel punto di passaggio con la cute mammaria. La struttura dei tessuti sottocutanei toracici è idonea alla sospensione, come del resto i tessuti sottocutanei della mammella.

D) L’intervento è doloroso?
R) Non abbiamo segnalazioni dei pazienti a questo proposito. Se la paziente indossa il reggiseno il filo sospensivo non è trazionato e non si ha alcun fastidio.

D) Questo innovativo intervento dell’Elastic Plastic Surgery è anche preventivo della ptosi delle mammelle?
R) Sì. I nuovi “legamenti” conizzanti e sospensivi impediscono l’allungamento della cute e la ptosi.

D) Come sono i risultati?
R) I risultati della conizzazione sono eccellenti. Le mammelle risultano naturali e non sembrano operate. Anche i risultati della sospensione sono ottimi. Nei seni francamente ptosici è necessario valutare se la mastoplastica additiva è stata correttamente eseguita e se gli impianti sono stati scelti e posizionati secondo i canoni classici della bellezza. Dopo l’impianto dei fili è comunque possibile correggere le mastoplastiche non perfette spostando se è necessario l’areola per ottenere il risultato più gradevole.

D) La conizzazione con la sutura elastica rende le mammelle con impianto molto più “naturali” ma è anche in grado di sollevarle se sono ptosiche. Come è possibile questa sospensione?
R) Molti chirurghi pensano che sia impossibile sollevare in maniera duratura le mammelle con un filo, si sbagliano, oggi è possibile. Naturalmente è stato necessario realizzare un nuovo filo chirurgico, il filo Elasticum, che ha la caratteristica di non tagliare i tessuti, di essere impalpabile e di trasformarsi, colonizzato dalle cellule connettivali, in un legamento. Abbiamo dovuto scegliere dove andava fissato il filo. Abbiamo escluso i fissaggi tradizionali alla clavicola e alle fasce muscolari. Entrambi difficili da realizzare e sempre fallimentari. Il filo elastico è fissato al tessuto sottocutaneo toracico. Si realizza un’ellisse che passa nel punto più prominente dei quadranti inferiori, circonda la mammella e attraversa il tessuto sottocutaneo toracico. Il filo elastico è impiantato con una piccola incisione a livello del pilastro ascellare anteriore. Non è certo il primo lifting elastico che fissiamo ai tessuti sottocutanei. Ricordo il lifting del collo alto e basso e il lifting temporale e delle sopracciglia. La conizzazione e sospensione elastica delle mammelle è da noi effettuata anche nelle mastopessi chirurgiche. In questo intervento eseguiamo solo la disepitelizzazione cutanea, evitando tutte le manipolazioni della ghiandola mammaria. Danneggiare il tessuto mammario porta inevitabilmente alla diminuzione di volume delle mammelle e alla recidiva della ptosi per il danno vascolare che si crea. Nel nostro intervento, esclusivamente cutaneo i fili elastici conizzanti e sospensivi rendono duraturo il risultato e migliorano il polo superiore delle mammelle. Se le mammelle sono asimmetriche il filo elastico sospensivo può aumentare la superficie mammaria reclutando, nella mammella più piccola, una porzione maggiore di cute e tessuto sottocutaneo toracico.

D) Se nella conizzazione elastica delle mammelle con impianto dovesse rimanere una leggera introflessione cutanea cosa si deve fare?
R) L’operatore deve evitare un decorso dell’ago troppo superficiale che introfletta la cute. Normalmente le introflessioni spariscono dopo poche settimane. Se sono permanenti abbiamo impiantato un nuovo filo elastico nell’apice mammario oppure abbiamo corretto l’introflessione con l’Adipofilling. Le introflessioni permanenti sono comunque piuttosto rare in questo intervento.

D) Cosa ci può dire dei risultati?
R) I pazienti sono molto soddisfatti. Con un intervento poco traumatico riescono ad ottenere delle mammelle che finalmente non sembrano operate. Le areole non si dilatano e i tessuti apicali sono salvaguardati. Il filo elastico come è noto è impalpabile ed è particolarmente indicato nelle suture circolari periareolari.

D) Ci sono mai stati problemi vascolari con i cerchiaggi elastici?
R) L’integrità dei tessuti, e le incisioni ridotte impediscono che vi siano problemi vascolari.

D) Questa video pubblicazione dimostra che lo scollamento delle guance e del collo non è necessario. Quali vantaggi derivano dal non scollare queste due regioni?
R) Il MACS e il Neck lift elastico non presentano i rischi dei lifting tradizionali e possono essere effettuati anche nei grandi fumatori. I lifting elastici seguono un concetto diverso rispetto ai lifting tradizionali in cui si scollano ampiamente i tessuti delle guance e del collo: non si effettuano più scollamenti ma l’impianto di nuovi legamenti.
Poiché non si scollano le guance e il collo non si verificano i danni trofici che derivano dagli scollamenti. Con il filo elastico e l’ago a due punte (Elasticum, Korpo) lo scollamento delle guance e del collo non è più necessario. Oggi è irrazionale pensare di ringiovanire un volto o un collo ledendo la sua vascolarizzazione. Le conseguenze dello scollamento sono note: perdita di tessuto sottocutaneo e del naturale colorito del volto. Nel MACS e Neck lifting elastico le guance e il collo sono trazionati e sospesi con fili elastici, che si trasformano dopo poco tempo in legamenti. Solo nella regione temporale, sotto la basetta si effettua uno scollamento di pochi cm² che consente l’asportazione verticale della cute in eccesso. Rispetto ai lifting tradizionali le cicatrici del MACS lift elastico sono brevi, si fermano al trago.
Nel collo l’asportazione cutanea non è necessaria, la pelle e i tessuti sottocutanei in eccesso tappezzano il nuovo angolo cervico-mandibolare o sono riposizionati lateralmente dove correggono l’ipotrofia della regione cervicale.
Dopo il MACS lift elastico la cute appare più bella e vascolarizzata perché i vasi non sono più stirati dalla ptosi gravitazionale, e portano ai tessuti un maggior afflusso di sangue. I risultati del MACS e Neck lift elastico sono estremamente naturali. Con questi lifting il paziente non diventa più bello diventa di aspetto più giovane.
L’assenza di scollamento delle guance e del collo consente una facile manutenzione nel tempo. I difetti che insorgono sono corretti con incisioni di pochi millimetri. L’ago a due punte permette di trazionare i tessuti esattamente dove è necessario.

D) Quando è indicato il Basic MACS e Neck Lift?
R) Il MACS lift si esegue se la cute alla basetta è plicabile. Per quanto riguarda il collo il semplice passaggio del filo elastico tra le due fasce di Loré è indicato nei pazienti che non hanno pelle pendente nel collo. La paziente di questo video era al limite. Nel caso di pelle pendente si effettua il Neck lifting elastico con le spille da balia. Questo recente intervento impedisce che la cute della regione cervicale anteriore possa scivolare in basso creando una plica cutanea. Il Basic MACS lift per la scarsa invasività è indicato anche nei pazienti giovani che desiderano contrastare la ptosi gravitazionale e ritardare l’invecchiamento.

D) Quali sono le complicanze?
R) Subito dopo l’intervento ci può essere per alcuni giorni un dolore alleviato da specifici antidolorifici. Per alcune settimane possono residuare alterazioni cutanee, normalmente mascherabili dai capelli lunghi. Una particolare attenzione è rivolta al ramo temporale del nervo facciale. Questo nervo è molto sensibile e, una semplice trazione della regione malare, può provocare la caduta monolaterale del sopracciglio. In questo caso ripristiniamo immediatamente la simmetria con la tossina bolulinica e aspettiamo che il nervo riprenda la sua funzione, come è sempre avvenuto. In alcuni casi, se era programmato, eseguiamo il lifting elastico delle sopracciglia e delle regioni cervicali. Anche questo lifting elastico non necessita scollamento.

D) Quale è l’utilità della Adipolisi?
R) Come l’Adipofilling ci consente di aumentare i volumi dove occorre, così L’ Adipolisi ci consente di ridurre i volumi (se non sono talmente grandi da richiedere una liposuzione). Le regioni dove applichiamo questa tecnica della Timedsurgery sono il doppio mento di grado lieve, gli eccessi volumetrici delle guance, le pliche naso-labiali e le borse malari. L’Adipolisi, eseguita contemporaneamente ai lifting, migliora in maniera visibile i nostri risultati. Rispetto alla liposuzione ha il vantaggio di non residuare alcun segno, di essere poco traumatico, di poter intervenire anche su aree piccole, non provocare fibrosi e di poter essere ripetuto, se necessario, dopo due mesi. L’Adipolisi riduce il numero degli adipociti senza danneggiare lo stroma connettivale. Le aree trattate non necessitano di contenzione elastica. Una sola avvertenza, le aree dove si effettua l’Adipolisi non devono essere infiltrate con la soluzione anestetica, si esegue un’anestesia a barriera.

D) Come hanno accolto I colleghi chirurghi estetici questi nuovi lifting elastici senza scollamento?
R) Chi ha voluto conoscerli in Italia e nel mondo li ha adottati. In Korea, ad esempio, tutte le più importanti cliniche di Gangnam usano il filo elastico. I chirurghi che li hanno adottati operano di più e riescono a soddisfare meglio e in maniera più economica le richieste dei pazienti, ricordo che tutti gli interventi dell’Elastic Plastic Surgery sono ambulatoriali. In Italia una piccola percentuale di chirurghi non ha dimostrato interesse per queste tecniche. Forse perché è difficile immaginare un lifting del volto e del collo senza ampi scollamenti.
Il filo elastico è stato progettato per non tagliare i tessuti e per trasformarsi in un legamento sospensivo da un chirurgo con grande esperienza di lifting. Lo stesso chirurgo ha ideato l’ago a due punte nel 1983 e, dopo averlo provato con tutti i fili esistenti in quell’epoca, lo ha abbandonato per numerosi anni, perché tutti i fili tagliavano i tessuti sottocutanei. È noto che l’Autore non ha mai impiantato un filo riassorbibile. Dei fili non riassorbibili ha impiantato solo l’Elasticum, perché come figlio di un professore di Anatomia e di Istologia conosce perfettamente il tessuto sottocutaneo e si è reso conto che solo un nuovo filo di sutura poteva essere efficace e rivoluzionare la chirurgia dei lifting (Volto, Collo, Seno e Glutei), realizzando una chirurgia che non danneggia il trofismo dei tessuti.

D) Per quali pazienti è indicato il face lift elastico delle guance senza scollamento?
R) Per pazienti giovani che non desiderano il taglio cutaneo intorno alla basetta, caratteristico del MACS lift, o che abbiano poca cute da asportare. Questi pazienti normalmente desiderano migliorare l’ovale del volto e prevenire la successiva caduta dei volumi, con un intervento poco impegnativo.

D) Con il filo Elasticum® è possibile migliorare anche la simmetria del volto?
R) Se l’asimmetria è dovuta a una ptosi gravitazionale, sì. Nella regione del volto più caduta è possibile impiantare un numero maggiore di fili. Se l’asimmetria è dovuta alla mancanza di tessuto adiposo, la correggiamo con l’Adipofilling®.

D) I nodi sulla fascia temporale profonda possono decubitare?
R) Tutti i nodi possono decubitare attraverso i piccoli tagli, soprattutto se il filo è grosso, ad esempio un EP4 o il nodo è molto superficiale. Con l’Elasticum® EP 3,5 il decubito del nodo è piuttosto raro e avviene dopo mesi, quando il filo si è trasformato in un legamento stabile e il nodo può essere rimosso senza conseguenze. L’operatore avrà cura di fare una tasca comoda per il nodo e, eventualmente, come si vede nel filmato, potrà inserire nel piccolo taglio un frammento di collagene emostatico, per mantenere il nodo in profondità.

D) L’intervento di elastic face lift delle guance senza scollamento dei tessuti è preparatorio all’elastic MACS lift?
R) Sì. Molto spesso i pazienti che fanno questo tipo d’intervento dopo 5 o 6 anni si sottopongono a un MACS lift elastico, con asportazione della cute, nello stesso modo i pazienti che si sottopongono al MACS lift elastico richiedono spesso l’Elastic Neck lift. Intervento questo ultimo veramente straordinario perché non richiede lo scollamento del collo!

D) La sutura elastica con l’ago a due punte può essere utilizzata per la revisione di tutte le cicatrici cutanee larghe?
R) Sì, la sutura elastica dotata di ago a due punte è particolarmente utile anche per suturare le ferite in tensione ad esempio per il round block dell’areola o per l’elastic arm lift short scar, per accostare i margini delle ferite nei pazienti intolleranti alle suture dermiche e sottocutanee riassorbibili.

D) Sembra una tecnica facile da realizzare?
R) Richiede precisione ma è facile. È necessario comprendere che la punta anteriore del Jano needle® diventa posteriore e la punta posteriore diventa anteriore. La manovra fissa il filo elastico e la trazione ad alcuni centimetri dal margine della ferita, in questo modo i lembi della ferita possono essere suturati senza tensione.

D) Com’è eseguita la medicazione di questo intervento?
R) Per alcuni giorni la paziente indossa una fascia elasticizzata che consente la rapida scomparsa dell’edema.

D) La direzione della trazione deve essere sempre verticale?
R) Il filo elastico deve essere fissato alla fascia del muscolo temporale La trazione può essere quasi verticale come in questo intervento o obliqua, in relazione ai desideri della paziente. Se la trazione è molto obliqua, lo scollamento è eseguito immediatamente sopra la fascia temporale profonda.

D) La sutura Elasticum® può essere utilizzata per aumentare la proiezione del mento?
R) Sì, nel filmato si vede che il primo punto circolare aumenta la proiezione del mento. Il filo elastico (Elasticum), può anche essere impiantato anchecome impianto protesico; lo abbiamo utilizzato per sollevare il pavimento nasale nei pazienti con labiopalatoschisi.
D) Lo scollamento è sottocutaneo?
R) In questo intervento sì, lo scollamento è sottocutaneo e proporzionale all’eccesso di cute del paziente.

D) Può essere più profondo?
R) Se è profondo, cioè a livello della fascia temporale profonda, lo scollamento è ancora più limitato e non scende di sotto l’arcata zigomatica

D) Quali sono i vantaggi dell’elastic MACS lift?
R) I vantaggi della procedura sono: la grande efficacia con la minima invasività, i minori rischi di ematomi e il mantenimento della normale vascolarizzazione e innervazione e il fatto che l’intervento è ambulatoriale. Lo scollamento, è noto, danneggia il trofismo dei tessuti, aumenta i rischi e la durata del post-operatorio.

D) Quali accorgimenti richiede l’impianto del filo elastico?
R) Dopo lo studio del volto è necessario eseguire il disegno del tragitto dei fili sospensivi elastici. Eseguito il piccolo scollamento, il Jano needle è introdotto, alla stessa profondità, nel tessuto sottocutaneo. Piccole oscillazioni dall’alto verso il basso ci segnalano se il percorso dell’ago diventa troppo superficiale. In questo caso l’ago è ritirato e la traiettoria corretta. Raggiunto il punto di uscita (parziale) dell’ago a due punte, è necessario che l’estremità posteriore non diventi superficiale. In questo caso la trazione provocherebbe un’introflessione cutanea.

D) Che cosa bisogna fare se ciò accade?
R) Si deve ridare il punto sospensivo. Un accorgimento per evitare le introflessioni cutanee è approfondire leggermente la punta dell’ago prima della sua fuoriuscita. Le tacche di profondità aiutano l’operatore a eseguire un impianto corretto.

D) Se l’ago a due punte, prima di tornare indietro è per errore estratto completamente?
R) È necessario sfilare il filo elastico e ridare il punto sospensivo.

D) Dopo quanto tempo il filo elastico è colonizzato dalle cellule fibro-istiocitarie?
R) Non è facile rispondere perché dipende dalla vascolarizzazione della regione dove si esegue l’impianto del filo. Possiamo supporre tre settimane per una colonizzazione che si completa in alcuni mesi. Comunque abbiamo l’impressione che bagnare il filo con soluzione fisiologica prima dell’impianto acceleri la sua integrazione nei tessuti.

D) Per il face lift del terzo medio?
R) L’elastic MACS lift può sollevare facilmente il terzo medio, se si desidera un sollevamento maggiore, si esegue uno scollamento sottoperiosteo malare, attraverso un piccolo taglio nel fornice gengivale.

D) Per eseguire questo tipo d’intervento utilizzavamo delle benderelle di fascia lata o di PTFE. I fili tradizionali non li abbiamo mai utilizzati perché tagliano i tessuti. Il prelievo di fascia lata autologa è un intervento molto traumatico. Le benderelle di PTFE s’induriscono e con il tempo possono decubitare. Nessuna di queste benderelle è elastica. Quali sono i vantaggi della sutura elastica?
R) Il filo elastico non taglia i tessuti ed ha la stessa consistenza del tessuto sottocutaneo; l’ago a due punte permette di sospendere le guance e il collo senza doverli scollare. Anche in questo caso lo scollamento è minimo e l’intervento è ambulatoriale. Nel lifting malare elastico s’impianta la sutura prima dello scollamento sottoperiosteo. L’elasticità del filo fa risalire il malare man mano che questo è scollato dal piano osseo. È evidente che ottenere la simmetria è molto facile.

D) Lo scollamento sottoperiosteo è difficile?
R) Non solo non è difficile, ma non ci ha dato mai problemi.

D) Come si può ulteriormente migliorare l’aspetto del paziente?
R) Questi interventi sono solitamente completati da un Adipofilling®, che rende simmetrico il volto e riempie il vuoto dell’asportazione della parotide.

D) Quanta anestesia occorre per eseguire questo intervento?
R) Poca, 25 ml /30 ml di lidocaina all’1% con epinefrina sono sufficienti.

D) Questo intervento evita lo scollamento del collo?
R) Sì. Con questo intervento non si scolla la cute della regione cervicale com’è necessario fare negli interventi tradizionali, quindi il trauma è molto ridotto, l’intervento è ambulatoriale e la guarigione è rapida. Se la paziente ha i capelli lunghi e non è stata eseguita una liposuzione del collo e delle guance, non è necessario interrompere l’attività lavorativa.

D) Può essere eseguito anche nei casi più gravi di ptosi del collo?
R) Sì. Naturalmente i tagli cutanei e lo scollamento saranno più estesi e l’Elastic Neck Lift dovrà essere preceduto dalla liposuzione del collo e delle guance. Quando il collo è molto ptosico c’è sempre un eccesso di tessuto adiposo.

D) Il fissaggio del filo alla fascia di Lorè è molto innovativo, perché il fissaggio dei fili nel collo è sempre stato mastoideo, esistono rischi?
R) Non abbiamo mai avuto problemi. La fascia è spessa e resistente, il nervo facciale è profondo.

D) Non c’è una sensazione di fastidio dopo l’impianto del filo?
R) Nessun paziente si è lamentato dopo l’impianto del filo elastico. Il filo, anche se messo in forte trazione, dopo pochi giorni il filo è perfettamente accettato. Ricordo che l’attacco anteriore elimina le problematiche respiratorie e di deglutizione. L’Elastic Neck lift è un intervento veramente straordinario e sono molto contento di averlo pensato.

D) Quando le è venuta questa idea?
R) Ho seguito un corso di Face lift con dissezione anatomica a Bruxelles con due chirurghi Botti e Pelle Ceravolo molto didattici e preparati (come del resto tutta l’equipe del corso). Poiché m’interesso di tecniche innovative, il mio scopo era valutare la fattibilità di un face lift profondo che passasse sotto il periostio dell’arcata zigomatica, idea che adesso ho abbandonato. Comunque durante il corso ho considerato la fascia di Loré come un perfetto attacco del filo elastico passante. Questa idea è in linea con lo spirito dei miei interventi che devono essere, ambulatoriali, in anestesia locale, avere la maggiore efficacia possibile, il minimo trauma, il minimo scollamento e la più rapida restituito ad integrum. Se penso che una mia paziente la sera stessa del lifting del collo è andata a cena fuori… sono veramente soddisfatto di questo intervento!

D) È possibile fare l’Elastic Neck lift con un solo filo, senza il taglio centrale?
R) Sì. In questo caso l’ago da 16,5 cm ruota di 180° e c’è un solo nodo nel primo punto d’ingresso dell’ago. Adesso usiamo più frequentemente una sola sutura.

D) Quando potrebbero essere necessarie due suture?
Quando residuano pliche cutanee sotto il mento. In questo caso dopo l’impianto di un unico filo elastico da parte a parte si possono impiantare anche due suture che non si embricano ma trazionano la cute sotto il mento.

D) La paziente ha una sensazione di costrizione dopo l’impianto del filo elastico?
R) Nei primi due o tre giorni la paziente potrà sentirsi gonfia e tirata, poi quando l’edema diminuisce, starà bene. Non c’è costrizione respiratoria, perché il fissaggio della sutura Elasticum® è anteriore e realizza una sospensione dei tessuti lassi del collo. Il filo elastico li riposiziona verso l’alto e ricostruisce l’angolo cervicomentoniero e cervicomandibolare perso con gli anni. L’elasticità di Elasticum® gioca naturalmente un ruolo importante.

D) Questa tecnica dell’Elastic Plastic Surgery, ha reso perfettamente ambulatoriale un intervento che prima richiedeva lo scollamento della regione cervicale da parte a parte, com’è possibile?
R) Bisogna immaginare i tessuti del collo come una pesante tenda tenuta in sede da tanti anelli singoli. Con l’invecchiamento la maggior parte degli anelli si stacca dal suo sostegno che cede, l’angolo cervico-mentoniero scompare e si formano due pieghe (residuano quattro anelli) o una grossa piega (residuano due anelli). Con l’impianto del filo elastico tutti gli anelli sono nuovamente sollevati e fissati a una struttura robusta che non cede, la fascia di Lorè.

D) I pazienti saranno molto soddisfatti?
R) Certo, è facile vedere un viso piacevole e liscio, ma è più difficile vederlo su un bel collo. Un angolo cervicomentoniero ben definito, è uno straordinario elemento di giovinezza.

D) L’intervento è stato effettuato in anestesia locale senza sedazione?
R) Sì.

D) Quale è la differenza tra un Neck lifting elastico nell’uomo e nella donna?
R) In pratica non c’è differenza. Nell’uomo il Jano needle è ruotato più volte poiché il collo maschile ha una superficie maggiore del collo femminile.

D) Quali sono i vantaggi di uno scollamento limitato?
R) La procedura è poco invasiva; il trofismo dei tessuti cutanei è preservato quanto più possibile; gli interventi sono ambulatoriali; le complicanze rare.

D) Che fili elastici sono usati?
R) Per il MACS lift elastico: REF E3,5J1.3R115 (ELASTICUM® EP3,5 USP0+ Jano needle 115 mm. Per il lifting elastico del collo: REF E3,5J1.5R165 (ELASTICUM® EP3,5 USP0+ Jano needle 165 mm.

D) Il filo elastico oltre che per la labiopalatoschisi può essere utilizzato come impianto per gli esiti dei traumi cranici?
R) Si. La sutura elastica rappresenta un materiale protesico estremamente biocompatibile e inerte. Il filo elastico è idoneo a correggere con precisione i difetti ossei che provocano alterazioni visibili.

D) I pazienti che avete trattato con l’impianto di filo elastico hanno avuto qualche complicanza?

Non abbiamo avuto alcuna complicanza. La paziente del filmato ha avuto per alcuni giorni un discreto prurito che si è risolto spontaneamente senza terapia farmacologica.
D) Che precauzioni devono avere i chirurghi che eseguono questo intervento?

R) Suggerisco loro di bagnare il filo in poca soluzione fisiologica arricchita di antibiotico. Bagnare il filo consente una più rapida integrazione dello stesso. Una terapia antibiotica per una settimana è raccomandabile.

D) Quali sono i limiti di questo intervento?
R) L’intervento dimostra come sia possibile eseguire con la sutura elastica e l’ago a due punte un Neck Lift senza dover scollare il collo. I tessuti che negli interventi tradizionali con scollamento sono rimossi, nell’Elastic Neck Lift sono utilizzati per ripristinare l’angolo cervico mandibolare. Non è quindi quasi mai necessaria l’escissione della cute preauricolare e le relative cicatrici visibili dell’orecchio. L’Elastic Neck lift realizza un efficace sospensione dell’angolo cervico mandibolare e una ottima trazione della lassità del platisma sottomentoniero. Se si desidera un ringiovanimento più spinto si può successivamente o contemporaneamente eseguire un Elastic MACS lift che contribuisce al sollevamento della regione supero-laterale del collo.

D) Con questo intervento le pliche del collo non devono più essere asportate con il taglio sottomentoniero?
R) Si fa una semplice prova. Si posizionano le dita delle mani sull’angolo mandibolare e si spostano i tessuti verso l’alto. Se pieghe del collo scompaiono sono gravitazionali.

D) Come si determina la scelta fra un MACS lift elastico e un lifting elastico delle guance senza scollamento?
R) Si pinza con le dita la cute sottostante le basette per valutare l’eccesso di cute. Se non c’è eccesso cutaneo e la paziente vuole triangolare il viso e contrastare la ptosi gravitazionale si esegue un lifting elastico delle guance, senza scollamento cutaneo, con piccoli tagli di 4 mm, se c’è eccesso cutaneo si esegue il MACS lift. Per quanto riguarda il lifting elastico della regione temporale e delle sopracciglia è quasi sempre senza scollamento. Il lifting elastico del collo può essere eseguito con un taglio di 1 cm dietro il lobo di un solo orecchio, quindi non visibile, con uno scollamento minimo.

D) Che importanza ha il collo nel ringiovanimento?
l ripristino dell’angolo cervico-mandibolare è molto importante non solo per il profilo, ma anche per l’aspetto di fronte. Avere il collo in secondo piano valorizza il contorno del volto e rappresenta un elemento di giovinezza.

D) Quali altri interventi si eseguono nell’Elastic Plastic Surgery del collo?
R) Se la cute sottomentoniera è lassa oltre al filo passante si impiantano due suture elastiche che trazionano il platisma. In questo caso è necessario fare il piccolo taglio e lo scollamento sulla fascia di Loré nei due lati del volto. Un altro intervento corregge la lassità della parte bassa del collo. Due o più suture elastiche trazionano i tessuti sottocutanei lungo una linea anteriore e parallela al muscolo sternocleidomastoideo. Il collo può essere ringiovanito anche con l’Adipofilling dell’angolo mandibolare, della regione posteriore del volto e dello stesso tessuto sottocutaneo del collo. L’Electroporo Cosmesis e il needling seguiti dall’applicazione di resorcina in soluzione satura contribuiscono a rassodare la cute.

D) Cosa bisogna dire ai pazienti prima di questo intervento?
R) La tecnica utilizzata in questo filmato: Il sollevamento elastico delle sopracciglia e della regione temporale, è estremamente efficace e consente di ottenere un risultato permanente nel tempo. L’assenza di una asportazione di cute e di cicatrici visibili richiede però necessario un cambio di mentalità da parte dell’operatore e del paziente. Questo è dovuto alle caratteristiche della regione anatomica e alla presenza della fossa temporale. Se le piccole alterazioni cutanee persistono per più di 6 settimane è possibile eseguire un l’Adipofilling per riempire la fossa temporale o in alcuni casi, impiantare subito o in differita un secondo filo per distribuire un eccesso cutaneo. Nei giovani queste correzioni non sono quasi mai necessarie.

D) Quali altri interventi si possono fare in questa regione?
R) La blefaroplastica superiore e trans-congiuntivale, l’Adipofilling per correggere le occhiaie e il solco lacrimale e per dare volume alla regione malare. I peeling, il peeling misto (disepitelizzazione e applicazione per pochi secondi di una soluzione satura di resorcina). Si può sollevare il terzo medio facilmente con il filo elastico e uno scollamento sottoperiosteo del malare, sfruttando l’elasticità del filo, ecc.

D) Quali sono le avvertenze per questo intervento dell’Elastic Plastic Surgery?
R) In tutti gli interventi con l’ago a due punte acuminate o con la cannula a due punte smusse è necessaria una particolare attenzione ad eseguire i passaggi della cannula ad una profondità uniforme. Movimenti alto basso della cannula aiutano ad evidenziare un tragitto troppo superficiale. In questo caso la cute si introflette e la cannula deve essere ritirata e riposizionata più in profondità. Il filo elastico deve essere bagnato prima dell’impianto, in questo intervento preferiamo utilizzare un antibiotico ad esempio la gentamicina o la clindomicina. Il filo elastico è delicato e non deve essere pinzato con gli strumenti chirurgici. La cannula non deve essere piegata, piuttosto si piegano i tessuti. Normalmente si esegue un quarto di cerchio per volta. La cannula a due punte smusse esce da piccole incisioni di 2 mm eseguite con una lama n°11. Durante l’estrazione della cannula a due punte smusse dai microtagli l’operatore deve tenere con le dita l’attacco del filo all’ago. Bisogna che l’attacco del filo alla cannula non sia forzato. La trazione del filo elastico durante il passaggio della cannula attraverso un’incisione di pochi mm è molto elevata. La trazione non deve trasmettersi all’attacco del filo elastico alla cannula perché il filo elastico potrebbe essere tagliato dai margini del foro di fissaggio e staccarsi dalla cannula. Bisogna infine considerare i volumi da sollevare. Se i volumi sono notevoli o la paziente è alta è preferibile eseguire per ciascun cerchiaggio due giri del filo elastico, oppure due suture separate con due nodi che trovano alloggiamento nella medesima incisione. Questo garantisce una maggior tenuta nel tempo.

D) Quali pazienti possono essere sottoposti a questo intervento ambulatoriale?
R) Tutti i pazienti con i glutei cadenti

D) Quali precauzioni deve avere il paziente nel post-operatorio?
R) Il paziente per almeno due mesi non deve stressare i fili, deve sedersi in maniera composta, dormire prona o sui fianchi e deve indossare una guaina push up. La guaina contribuisce efficacemente ad eliminare il dolore post-operatorio. In breve tempo il filo elastico è colonizzato dalle cellule fibroistiocitarie e il risultato rimane stabile.

D) Quanto dura la sospensione dei tessuti del collo con il filo elastico?
R) La sospensione è permanente perché è effettuata tra due punti fissi, le due fasce di Loré

D) Quali sono i vantaggi dell’utilizzo del filo elastico sospensivo rispetto all’intervento tradizionale?
R) Il Neck lift elastico sospensivo, eseguito dopo la liposuzione del doppio mento, consente di ottenere subito un risultato eccellente. L’angolo cervico mandibolare risulta molto meglio definito. Anche la mandibola diventa ben delineata. La sospensione elastica, eliminando il peso dei tessuti consente la completa retrazione dell’area sottoposta alla liposuzione. Il filo elastico non si vede e non è palpabile e in poche settimane si integra con i tessuti dove è impiantato.

D) Può essere conveniente eseguire nei pazienti con eccesso cutaneo, molti passaggi della cannula da liposuzione, senza aspirare, per favorire la retrazione cutanea?
R) Sì, potrebbe essere efficace. Una riduzione del tessuto sottocutaneo potrebbe comunque essere utile. Ricordo che la lassità sottomentoniera del muscolo platisma e della cute è facilmente correggibile con l’impianto di altri due fili elastici di trazione, fissati alle due fasce di Loré.

D) Come si segna il tragitto esatto dove verrà impiantato il filo elastico sospensivo?
R) Bisogna che il chirurgo e l’Aiuto spingano in alto la cute sopra l’angolo della mandibola. Il paziente deve piegare il collo fino a quando non appare l’angolo cervico mandibolare che è segnato con la penna dermografica.

D) Nel collo da tacchino non si interviene più con una incisione sottomentoniera e con l’asportazione del platisma?
R) L’incisione sottomentoniera non è quasi mai eseguita. La sutura elastica con il Jano needle è in grado di trazionare e sospendere i tessuti del collo riportandoli alla loro posizione originaria. Tutti i difetti possono essere corretti con il filo elastico, senza scollamenti e senza asportazione cutanea. Nei casi più severi è possibile agire sulla cute con l’Electroporo Cosmesis seguita dall’applicazione di resorcina. Una cute non più sottoposta alla trazione gravitazionale si accorcia e si rimodella velocemente.

D) Se la correzione non fosse sufficiente cosa è necessario fare?
R) L’intervento può essere ripetuto eseguendo una incisione di pochi mm nell’angolo determinato della porzione anteriore dell’ala del naso controlaterale con il labbro. Il chirurgo deve tenere a mente il numero dei passaggi del filo elastico EP4 del precedente intervento e fare una valutazione accurata dalle foto pre- e post operatorie, allo scopo di determinare il numero di passaggi dell’ago a due punte.

D) Il nodo e il filo sono palpabili?
R) In questo intervento il nodo è affondato nella fossetta ossea che si trova sotto la piccola incisione cutanea. Il filo elastico non è palpabile anche se impiantato immediatamente sotto il derma, perché ha la stessa consistenza del tessuto sottocutaneo.

D) I pazienti con angolo naso-labiale acuto normalmente muovono la punta del naso quando parlano. Dopo questo intervento la punta del naso si muove di più o di meno?
R) Dopo questo intervento l’angolo naso-labiale diventa ottuso, la base del naso si restringe, la punta del naso risale verso l’alto, il naso appare meno lungo e i lineamenti si addolciscono. La punta del naso si muove meno perché l’intervento riduce l’eccessiva mobilità dei muscoli naso-labiali.

D) Durante il passaggio del Jano needle ci sono rischi di entrare con l’ago nella cavità orale o nasale?
R) Non è mai successo. C’è un sicuro piano di impianto e l’operatore, durante il passaggio dell’ago a due punte, incontra la resistenza determinata dai tessuti.

D) È possibile restringere la base delle narici?
R) Sì è possibile è sufficiente lasciare solo 5 mm di punta nei tessuti.

D) È possibile aumentare l’angolo naso-labiale solo nella parte centrale del labbro?
R) Sì. In questo caso la lunghezza della punta che rimane nei tessuti è di circa 1 cm.

D) Il filo elastico è impiantato nel muscolo o nei tessuti peri-mascellari?
R) Nel muscolo. Solo se si desidera sollevare e stabilizzare l’altezza del labbro il filo elastico è impiantato a contatto del mascellare dove si fissa. Il sollevamento del labbro superiore e il contemporaneo aumento dell’angolo naso labiale è un altro intervento reso possibile dalla sutura elastica con ago a due punte.

D) Quali sono i limiti di questa nuova tecnica dell’Elastic Plastic Surgery, il lifting elastico del labbro superiore?
R) I limiti di questo recente intervento non li conosciamo ancora ma appare evidente la sua importante azione preventiva nei confronti della ptosi gravitazionale del labbro superiore. Nei soggetti giovani che tendono famigliarmente all’allungamento del labbro superiore è possibile oggi consigliare questo intervento. Il labbro superiore molto ptosico richiede sempre due suture, entrambe estese alla metà inferiore del labbro.

D) La sutura elastica può essere utile anche nell’intervento tradizionale con escissione cutanea?
R) Con la sospensione elastica del labbro la cicatrice dell’intervento tradizionale può essere di migliore qualità.
Il nostro orientamento è sempre quello di non residuare cicatrici. Noi pensiamo di aiutare la retrazione della cute, non più sottoposta al peso dei tessuti sottostanti, con metodiche fisiche e/o chimiche. I nostri studi attuali sono indirizzati a raggiungere questo obiettivo.

D) Il filo elastico è fissato ai tessuti mascellari?
R) Il Jano needle attraversa i tessuti fibrosi premascellari fissando il filo elastico. L’operatore rasenta l’osso e controlla il fissaggio muovendo l’ago a due punte. La resistenza determinata dal passaggio dell’ago attraverso i tessuti fa comprendere all’operatore che il percorso eseguito è corretto.

D) Il lifting elastico delle sopracciglia e della regione temporale utilizza un solo filo?
R) No. L’operatore valuta la distanza fra il sopracciglio e l’attaccatura dei capelli. Se la distanza è piccola impianta un solo filo elastico se è superiore a 3 cm l’operatore valuta la possibilità di impiantare un secondo filo elastico per distribuire meglio la cute. Infine se la fossa temporale è evidente è necessario riempirla con l’Adipofilling.

D) Le procedure che abbiamo visto migliorano il terzo inferiore del volto con un intervento veramente poco traumatico. Cosa altro si può fare, secondo lei in questa regione?
R) Numerose procedure possono essere utilizzate nel terzo inferiore del volto tra queste i filler o la rivitalizzazione volumetrica con macrolane 10% o 20%. Questa metodica, ripetuta più volte, può stimolare un aumento dello spessore del tessuto ipotrofico sottocutaneo. Una tecnica più efficace ancora è l’Adipofilling, l’iniezione di una sospensione cellulare di adipociti e cellule stromali.
Se vi sono piccole sporgenze e discrepanze volumetriche nell’area delle rughe della marionetta, normalmente aggiustiamo il contorno con una tecnica della timedchirurgia: l’Adipolisi. Si eseguono numerosi tunnel sempre nella direzione della retrazione che si desidera ottenere utilizzando un elettromanipolo parzialmente isolato EM 10 Grigio e EM10 Verde e una potenza di 38 Watt pulsata 0.3/5.3, nella funzione di Coag. La stessa programmazione è utilizzata nella riduzione delle borse malari, anche se oggi queste sono più frequentemente corrette con un aumento volumetrico dell’area.

D) Quale è l’obiettivo di questi interventi?
R) Ripristinare la triangolarità del volto e un contorno regolare. La liposuzione elimina i volumi eccessivi, la retrazione sottocutanea da essa provocata contribuisce a migliorare il risultato. L’Adipolisi timedchirurgica può perfezionare, se è necessario, il risultato. Le cellule adipose e stromali o l’acido ialuronico crosslinkato regolarizzano i contorni.
Bisogna tenere presente che i tessuti dove è impiantato il filo (che si trasforma rapidamente in un “legamento”) non tenderanno più ad allungarsi. I fili prevengono e ritardano l’invecchiamento gravitazionale.

D) Abbiamo visto che dopo aver terminato una sutura la schiaccia con il portaaghi, perché?
R) Per avere un migliore accostamento dei margini. A tale scopo consiglio anche di annodare la sutura cutanea alternativamente su un margine e l’altro.

D) Non c’è dubbio che l’Elastic Plastic Surgery rivoluziona la chirurgia dei lifting del volto e del collo, come le è venuta questa idea?
R) A 19 anni aiutavo mia madre nei lifting del volto, dopo 35 anni di sala operatoria mi sono convinto che l’intervento di face lift doveva essere completamente modificato Per quanto riguarda la sospensione con i fili non è certo nuova. Nei manuali di chirurgia plastica di mia madre c’erano già le correzioni stabili delle paralisi del facciale con le benderelle di fascia lata. Il concetto di correzione vicino al difetto era conosciuto e i risultati notevoli. Il filo elastico ha sostituito egregiamente le benderelle di materiale biologico e l’ago a due punte ha consentito trazioni, sospensioni e cerchiaggi senza dover scollare i tessuti. A tutto questo abbiamo aggiunto le trasposizioni dei tessuti realizzando delle trazioni con suture sottocutanee spesso triangolari in cui tutto il tessuto compreso nel triangolo è riposizionato. Il riposizionamento riempie dove è necessario e dona al paziente un aspetto naturale e molto più giovane.

D) C’è un rapporto tra la larghezza della base dei triangoli equilateri fissata alla fascia temporale o ai tessuti sottocutanei della regione cervicale laterale e i tessuti sollevati o trasposti?
R) Sì. Per sollevare le guance fissiamo il filo elastico alla fascia temporale e realizziamo un triangolo proporzionale ai volumi da sollevare. Nel collo fissiamo il filo elastico ai tessuti sottocutanei laterocervicali e spostiamo i tessuti lateralmente, correggendo in questo modo anche la scheletrizzazione del collo. I triangoli sono particolarmente efficaci e sono sempre dimensionati per i volumi e per le superfici su cui devono agire.

D) Perché in questi lifting elastici si considerano importanti le regioni posteriori del volto e del collo che si arricchiscono con la trasposizione dei tessuti?
R) Le regioni anteriori del volto e del collo sono importanti ma altrettanto importanti sono le regioni posteriori che rappresentano un elemento di giovinezza. Asportare i tessuti laterali della guancia e del collo significa spesso ottenere un aspetto da “lifting” con una pelle tirata e un volto affilato che non è naturale e fa vecchio.

D) Non c’è mai nei lifting elastici la tipica cicatrice che parte davanti all’orecchio, gira intorno al lobo sale nella regione mastoidea e termina nel collo?
R) No. Nel collo non scolliamo la cute, non la asportiamo ma realizziamo una semplice trasposizione dei tessuti con due incisione di 5 mm. In questo modo il risultato è ben visibile ma naturale e “morbido”. Le piccole incisioni sono irrilevanti. A tutto questo si aggiunge che l’intervento è ambulatoriale e il paziente può ritornare a casa dopo mezzora.
D) Non ci sono problemi con la pelle in eccesso?

R) Eseguendo la sospensione del collo con l’impianto di un filo elastico tra le due fasce di Loré, la cute in eccesso delle guance si riduce e diventa irrilevante. La cute e i tessuti sottocutanei del collo sono, come abbiamo già, detto riposizionati lateralmente. Si tratta di una chirurgia molto innovativa dal punto di vista concettuale, che ci permette di ottenere con semplicità la correzione di tutti i difetti correggibili con i lifting. Stiamo inoltre studiando per intervenire dove la chirurgia sia elastica, sia tradizionale non è in grado di svolgere un’azione efficace.

D) Quale è la profondità di impianto nei diversi interventi resi possibili dalla sutura elastica?
R) Nella mastopessi chirurgica (A) la profondità di impianto del filo elastico è circa 1 cm o 1,5 cm. Si segue normalmente lo schema della mastopessi elastica. Sono possibili variazioni del disegno ma le eseguiamo solo in casi particolari. Anche per preparare la mammella all’Adipofilling (B) la profondità di impianto è la stessa. Nella mastopessi elastica la profondità è 1,5 cm. Nel rimodellamento della mammella protesica la profondità di impianto del filo elastico è 5 mm.

D) Nella chirurgia elastica della mammella quali fili elastici si utilizzano?
R) La sutura Elasticum EP4 con Jano needle di 11,5 cm, e le suture elastiche con ago 3/8 di cerchio. Queste ultime utilizzate per la sutura circolare dell’areola nelle mastopessi chirurgiche.

D) Le mammelle con impianti di grosse dimensioni hanno sempre un aspetto artefatto. Questo nuovo e semplice intervento dell’Elastic Plastic Surgery, restituisce un aspetto naturale alle grandi mammelle con protesi. Lei pensa che possa migliorare anche le mammelle con impianti di medie e di piccole dimensioni? 

R) Sì. La conizzazione dell’apice mammario, anche nelle mammelle con protesi piccole o di medie dimensioni, rende la mammella protesica più “naturale” e più bella. La sutura circolare con il filo elastico impedisce che l’apice mammario, con il tempo, perda la sua conicità e si appiattisca. Se l’apice della mammella è conizzato il seno non sembra operato. Quando si inseriscono le protesi in una mammella piccola le areole normalmente si dilatano. Con questo intervento le areole rimangono di piccolo diametro e il seno mantiene un aspetto giovane. Bisogna infine considerare che la conizzazione, oltre a restringere l’apice della mammella ne allarga la base, la mammella è più compatta.

D) Questo intervento può anche essere eseguito nelle mastopessi?
R) Certo. Nella mastopessi elastica oltre alla conizzazione con le due suture circolari solleviamo la mammella con una terza sutura. In pratica sospendiamo la mammella ai tessuti sottocutanei del torace. Il tessuto compattato da questa terza sutura dà rotondità al polo superiore. Con l’Elastic Plastic Surgery siamo in grado di fare una mastopessi con solo due piccole incisioni cutanee di pochi millimetri. Se c’è una piccola carenza volumetrica la correggiamo con l’Adipofilling.

D) Quanto sale la mammella dopo questi interventi?
R) Bisogna distinguere il tipo di intervento. Una ptosi mammaria di 2° diventa di 1°, una di 1° diventa normale. Tutto è relativo al contenente, al contenuto, al numero dei fili elastici impiantati e alla possibilità di reperire del tessuto adiposo da poter trasformare in Adipofilling. Il disegno preoperatorio è anche rilevante. Ad esempio la metà inferiore del disegno del cerchio conizzante è disegnata con la paziente in piedi; la metà superiore con il paziente sdraiata.

D) Non ci sono rischi vascolari con le suture circolari?
R) No, la vascolarizzazione è mantenuta e la piccola incisione cutanea produce un danno irrilevante.

D) Che accorgimenti si devono avere con seni molto pesanti?
R) Si possono fare due giri del filo elastico al posto di uno solo e si può aumentare il numero dei fili elastici. Personalmente preferisco mantenere le tre suture sospensive. Posso aggiungere nello stesso intervento una sutura elastica per correggere un difetto di forma. Con tre suture elastiche la paziente ha un miglioramento. Se desidera ulteriormente migliorare le mammelle può richiedere l’impianto di ulteriori fili elastici. Si tratta comunque di un nuovo intervento sospensivo, e come tale deve essere considerato sotto tutti i profili.

D) I risultati si mantengono nel tempo?
R) Sì, i risultati sono permanenti perché i fili elastici si integrano nei tessuti e si trasformano in legamenti.

D) Ci sono problemi per la mammografia e l’ecografia?
R) Nessun problema.

D) Abbiamo notato che eseguendo la mastopessi elastica si possono notare maggiormente le asimmetrie delle mammelle, come si correggono? Con l’Adipofilling?
R) Dopo tutti gli interventi di mastopessi le asimmetrie si notano più facilmente. Risulta difficile valutare le asimmetrie quando le mammelle ptosiche perdono la conicità e sono schiacciate sul torace. Sì, correggiamo i volumi mancanti con uno o più interventi di Adipofilling. Ricordo anche la possibilità della sutura elastica dotata di ago a due punte di reclutare la cute toracica come facesse parte della mammella.

D) La chirurgia tradizionale dei Neck lift collo ha sempre richiesto ampi scollamenti, incisioni del platisma e rimozione della cute. L’Elastic Plastic Surgery rivoluziona le procedure consolidate: nessun taglio del platisma, nessuna asportazione cutanea, nessun taglio sotto il mento, nessuno scollamento ma una semplice riposizione dei tessuti superficiali con trazioni vicine alle aree che devono essere sollevate. È così?
R) Sì, con il Jano needle Il filo elastico può essere impiantato esattamente dove è necessario, vicino al difetto visibile e, in poche settimane, colonizzato dalle cellule fibroistiocitarie, il filo si trasforma in un legamento. I tessuti cutanei e sottocutanei riprendono la loro sede naturale e non sono rimossi.
I tessuti cadenti del collo rientrano nella ptosi gravitazionale del volto, anche se possono essere trattati singolarmente, ad esempio, in caso di doppio mento.
Facciamo alcuni esempi. Se siamo di fronte a un collo cadente mettiamo le due mani sui due angoli della mandibola e solleviamo la cute, ecco le pliche del collo scomparire. Questo è quello che avviene nel MACS lift con cicatrice che circonda la basetta e si ferma al trago. La cute verticale in eccesso è tutta rimossa (questa è l’unica rimozione cutanea dei lifting elastici del volto). I nuovi legamenti impiantati sollevano anche la porzione supero-laterale del collo.
Il filo elastico sospensivo tra le due fasce di Loré ripristina l’angolo cervico mandibolare. Il primo passaggio del filo elastico è esattamente nella profondità dell’angolo cervico mandibolare. Quando il filo elastico ritorna il suo tragitto può essere circa 1 cm sopra il precedente impianto, come in questo caso di doppio mento, oppure circa 1 cm sotto il primo passaggio. Nel primo caso sostiene i tessuti sottomentonieri, nel secondo caso solleva i tessuti anteriori e bassi del collo. Il ripristino dell’angolo cervico mandibolare riduce l’eccesso cutaneo. Se io scollassi la cute del collo e quella anteriore all’orecchio otterrei un eccesso cutaneo che mi permetterebbe di coprire i 2/3 dell’orecchio. Dopo aver impiantato il filo elastico tra le due fasce di Loré l’eccesso cutaneo si riduce a meno di ½ cm. Quasi tutto l’eccesso cutaneo serve per ripristinare l’angolo cervico mandibolare. Appare evidente come non sia conveniente scollare l’area e creare una cicatrice pre-auricolare, sempre visibile, per rimuovere una piccola quantità di cute che, non più sottoposta a trazione, si riduce facilmente e diventa irrilevante.
Per quanto riguarda la regione sottomentoniera, personalmente consiglio di valutare la presenza di un eccesso adiposo, anche minimo, pochi centimetri cubici che sarà aspirato con cannula di 2 mm di diametro attraverso due piccole incisioni laterali, eseguite con una lama n°11. La liposuzione deve essere rigorosamente orizzontale, per sfruttare la retrazione cicatriziale. Dopo la liposuzione del doppio mento è di rilevante importanza il mantenimento per tre settimane di una contenzione elastica
Se non c’è alcun eccesso adiposo, la correzione e prevenzione delle pliche cutanee sotto-mentoniere si effettua con l’impianto da entrambi i lati di un filo elastico di trazione che parte dalla fascia di Loré e traziona il platisma subito sotto l’arco mandibolare, naturalmente sempre senza scollamento, utilizzando l’ago a due punte.
Come ultimo intervento il lifting elastico del collo basso, descritto in questo video, che solleva e traziona la porzione anteriore del collo. Gli interventi possono essere completati con peeling che rassodano la cute. Utilizziamo peeling fisico/chimici con resorcina.

D) L’Elastic Neck lift basso è l’ultimo intervento che si esegue nel collo?
R) Normalmente si, L’Elastic Neck lift basso si esegue per ultimo. Poiché ci possono essere delle piccole differenze di lassità dei tessuti tra la regione destra e quella sinistra del collo, che appaiono dopo l’intervento, è sempre possibile impiantare un altro filo elastico.

D) Ci sono problemi con le vene ad esempio con la giugulare esterna?
R) Se ci sono vene evidenti le segniamo e, se è necessario, eseguiamo sopra la vena una piccola tumescenza che ci permetta di oltrepassarla con l’ago a due punte senza rischi. Non si è comunque verificato alcun sanguinamento di una rilevabile importanza.

D) Dove conviene effettuare la piccola incisione per entrare con il Jano needle da 16,5 cm, alla estremità superiore della base del triangolo isoscele oppure a quella inferiore?
R) Preferisco entrare in una incisione di 5 mm effettuata all’estremità superiore della base del triangolo isoscele. L’introduzione del Jano needle e il fissaggio del filo elastico al tessuto sottocutaneo nucale risulta più facile dall’alto.

D) Mi sembra che la mentalità richiesta dai lifting elastici sia diversa rispetto agli interventi tradizionali.
R) Sì, è molto diversa. Noi preventiviamo l’impianto di un certo numero di fili elastici. I risultati, se si conosce la tecnica sono sempre molto buoni. Se la paziente dopo un anno desidera un ulteriore miglioramento, impiantiamo altri fili elastici, senza fare scollamenti Facciamo un esempio: impiantiamo 4 fili elastici nei glutei per sollevarli. Se un gluteo per una asimmetria naturale ha una forma leggermente diversa, impiantiamo un altro filo elastico. Un altro esempio: solleviamo le mammelle con 3 fili elastici. Dopo due anni la paziente decide di sollevarle ancora, in questo caso impiantiamo altri due fili.
In pratica gli interventi, soprattutto nei pazienti anziani con un elevato grado di invecchiamento, si calcolano a numero di suture elastiche. Si inizia con un numero di impianti standard. Se il paziente desidera ulteriori miglioramenti si impiantano altri fili elastici, che costituiscono un altro intervento, non una correzione del primo.
Un altro esempio. Nel volto anziano eseguiamo un primo intervento di MACS e Neck lift elastico, contemporaneamente impiantiamo due fili di trazione del platisma sotto mentoniero e una liposuzione del doppio mento. Il MACS lift una volta eseguito non dovrà più essere rifatto perché la ptosi volumetrica, con il relativo allungamento cutaneo, è bloccata dai sei legamenti impiantati nelle guance. Nel secondo intervento: lifting elastico temporale, lifting elastico del collo basso e peeling del collo. Nel terzo intervento: riduzione delle rughe della marionetta e Adipofilling delle occhiaie, delle pliche nasolabiali, della fossa temporale, della regione peribuccale e delle guance. In questo modo uniamo la sospensione agli effetti volumetrici e biologici delle cellule adipose e stromali e dei peeling. Il paziente è ringiovanito con un aspetto naturale, che è quello a cui noi teniamo maggiormente.

Korpo ringrazia il Medical Video Journal CRPUB.ORG open access per il mareriale che ci ha messo a disposizione.